a cura di Iannozzi Giuseppe
Licenziato in tronco per aver cambiato 5 buoni sconto (del valore di 1 euro ciascuno) a sua disposizione che aveva cambiato in moneta. Un giovane di 30 anni si è suicidato dopo aver perso il posto di lavoro come commesso in un supermercato della grande distribuzione.
Un provvedimento ingiusto, oltre che sproporzionato, che ha fatto piombare il giovane commesso nella disperazione più nera. A rivelarlo è il segretario generale della Uil di Ragusa, Giorgio Bandiera: “Era un nostro iscritto. Faceva parte del direttivo della Uiltucs, lo stavamo seguendo nella sua azione giudiziaria promossa per ottenere la revoca del licenziamento. Venerdì era stato predisposto, insieme al nostro legale, il ricorso al Giudice del Lavoro. Era stato accusato dall’azienda di aver cambiato cinque buoni-sconto di un euro, ma lui aveva respinto ogni addebito e non riusciva a darsi pace per un licenziamento che riteneva ingiusto e illegittimo”.
L’uomo, sposato e padre di un bambino di tre anni, prima di impiccarsi nella sua casa di campagna, ha lasciato un biglietto indirizzato alla moglie, in cui spiega i motivi del suo gesto. Giorgio Bandiera spiega ancora: “Questo suicidio mi ha lasciato sgomento perché è la cartina di tornasole di un malessere generale anche in una provincia intraprendente economicamente come quella di Ragusa, dove i venti della crisi hanno cominciato a spirare forti”.
A denunciare la scomparsa del giovane uomo sono stati gli stessi familiari. L’uomo si era difatti allontanato da casa. A quanto ci è dato di sapere, la moglie temeva che il marito potesse andare incontro a qualche immediato pericolo. La donna si è recata nell’abitazione estiva di famiglia, a Santa Croce Camerina e vedendo la luce di casa accesa ha intuito la tragedia. Non è entrata, ha invece chiesto l’immediato intervento della polizia.
Il cadavere del giovane è stato scoperto da alcuni agenti di una volante. Accanto al cadavere un biglietto per la moglie: “A mia moglie”.