l'impasto va messo in un contenitore DI VETRO unto con olio
Vagavo letteralmente, passando da torte, decorazioni per torte, cupcakes, decorazioni cupcakes, e poi sono magicamente finita su uno dei miei blog preferiti: La cuisine de Fabien. Senza dilungarmi troppo (ma devo DOVEROSAMENTE dire che ci sono ricettine sfiziose di ogni genere, per non parlare delle sole foto di presentazione, che fanno venire voglia di addentare lo schermo*) ... dicevo, senza dilungarmi troppo, proprio fra le pagine di quel blog ho trovato la mia prossima meta: il lievito naturale, o pasta madre. Come lo si voglia chiamare, è sempre lui: una pasta viva, che va mantenuta, alimentata e rinnovata come se fosse un tamagotchi. E' come fare lo yogurt, o la torta di Padre Pio, è come... non mi vengono in mente altri paragoni, ma chissà se ho reso l'idea. Trattasi nientepopodimeno che della fermentazione naturale di un impasto, senza l'aggiunta di lieviti, che unito ad altra acqua e farina mi darà del pane, e ogni volta, prima di infornare, staccheremo un pezzettino, che sarà il mio lievito per la prossima volta!Qualche anno fa avevo già tentato l'esperimento: all'inizio il pane risultava piuttosto acido, ma poi col passare del tempo migliorava in sapore e consistenza, finchè alla fine era veramente buono! Tutto finì un giorno, quando, invece di staccare il pezzetto per la volta successiva, infornai tutto distrattamente!