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Ogni tanto sposare tradizioni non nostre è un vero piacere. Se per Halloween io storco ancora il naso, il brunch mi ha conquistato senza troppe difficoltà.
In principio l'ho sperimentato a Parigi qualche anno fa a Le Temps des Cerises perdendo letteralmente la testa per il pain perdu, e a febbraio la certezza che il brunch francese facesse per me, l'ho avuta grazie ad un locale che vi consiglio (se non volete passare la domenica in coda per entrare nel rinomato Le Loir Dans La Theiere): Les Muavais Garcons nel Marais dove viennoiserie e marmellate fatte in casa la fanno da padrone.
Qui a Venezia il brunch domenicale è ancora un'esclusiva dei grandi alberghi, l'alternativa non può quindi che essere quella di organizzarlo in casa. Detto fatto, la scorsa estate ho preso spunto da una puntata dei summer cooking di Csaba e mi sono convinta a provarci, con un po' di organizzazione (tutte le pietanze vanno servite insieme e quindi preparate in anticipo) l'esperienza si è rivelata da ripetere, un'ottima occasione per godersi con calma e tranquillità il pranzo della domenica.
Nonostante però il brunch sia tipicamente anglossassone e ormai molti ristoranti ne propongano più versioni, spesso indicando il paese a cui si ispirano, quello che a me soddisfa di più non contempla bacon e patatine ma pain perdu, marmellate fatte in casa, frutta e quiche al salmone. Inizia alle 11.30 parte dal dolce e arriva al salato, e come bevande prevede succo, caffè e acqua. Un equilibrato incontro tra una ricca colazione e un pranzo leggero.
Ecco quindi tre ricette scovate online per un perfetto brunch casalingo, e qualche ispirazione su come apparecchiare la tavola:
Rotolo vegetariano ( What Katie Ate )
Pain Perdu (Il gattoghiotto)
Uova strapazzate con salmone affumicato ( La Tartine Gourmande )
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