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C'è un treno che parte alle 7.02 direzione Milano.
Tre amiche, la città dei foodie per eccellenza e una domenica uggiosa. Cosa fare?
le mie amiche e compagne di avventure milanesi (autrici di molte delle foto del post) Serena e Erika
ORE 9.30
La colazione da Pavè Milano
Via Felice Casati 27 - a due passi dalla stazione centrale
Pavè Milano è uno di quei posti che scopri su Instagram, sogni di avere sotto casa nella tua città e ti riprometti di testare quando vai a Milano. Detto fatto, la prima tappa domenica mattina non poteva che essere il soggiorno con laboratorio di pasticceria, e a quanto pare non eravamo le uniche a voler iniziare la giornata con una frolla di Pavè. Prenotare per una colazione? Non ci avevo mai pensato eppure si rischia di fare la fila fuori.
Il locale è su due piani, laboratorio a vista al piano sotto e arredamento a metà tra il vintage e l'industriale. Le famose frolle ai frutti freschi, ho scoperto presto, non sono solo belle da fotografare ma anche da mangiare. Ardua la scelta tra focaccine e brioche, nel dubbio mi sono portata a casa anche una scatola di biscotti.
ORE 12.00
Villa Invernizzi Fenicotteri
Via dei Cappuccini 9
In giro per Porta Venezia in direzione Villa Necchi, capita di essere attirate dai cancelli imponenti del parco di quello che si ipotizza essere un importante palazzo. Una volta avvicinate sorpresa: il giardino è abitato da un numeroso gruppo di fenicotteri, rosa incredibilmente belli e incredibilmente veri. Un attimo di spaesamento, perchè come dice Erika sembra di essere in una scena della Grande Bellezza, e poi non ci resta che immortalare l'insolito spettacolo, come gli altri passanti. Serena scoprirà dopo che i fenicotteri sono un dono alla moglie del proprietario della villa (ora fondazione).
Villa Necchi non è stato possibile visitarla perchè essendo giornata Fai sarebbe stato opportuno prenotare, sarà per la prossima volta. La zona è comunque da scoprire per le sue ville piene di storia e mistero.
ORE 14.00
Pranzo a Drogheria Milanese
Via Conca del Naviglio 7
Una drogheria degli anni '50, tavoli stile american diner e un ristorante che al contempo è anche negozio.
Alla Drogheria Milanese si pranza o cena solo con prenotazione, e se al vostro arrivo scorgete al tavolo Chiara Ferragni capite presto il perchè. Quando un locale è così famoso il dubbio che non sia tutto oro quel luccica c'è sempre, invece la scelta delle mezze porzioni (formula che comincio ad apprezzare sempre di più) si rivela azzeccata e il mio calamaro alla griglia con salsa di peperoni ottimo.
Nonostante il locale non sia così grande e i tavoli invece affollati, siamo riuscite a parlare in tranquillità, cosa non scontata e che ultimamente comincio a notare sempre di più al ristorante. Approvato.
ORE 16.00
Shopping in centro
Un giro in Rinascente è d'obbligo quando si viene a Milano, anche perchè la domenica i negozietti più interessanti sono rigorosamente e giustamente chiusi (sarà per la prossima volta Funky Table). Ecco quindi che è nato l'hashtag #senonelultimononlovoglio, leitmotiv dello shopping made by Serena che pare essere attratta solo dagli ultimi pezzi, e a quanto pare in Rinascente tutto è l'ultimo esemplare; come il rossetto rosso di Mac (Limited edition di Isabel e Ruben Toledo) che allo stand d'entrata era l'ultimo rimasto, salvo poi trovarne più di uno all'altro corner Mac di La Rinascente.
ORE 18.00
Alla mostra di Giangranco Ferrè
Palazzo Reale
La camicia bianca secondo me è una mostra che rende omaggio allo stilista e architetto Gianfranco Ferrè, che ha fatto di questo classico del guardaroba femminile un suo cult. A Palazzo Reale racchiuse in una sola sala 27 camicie scenograficamente esposte assieme ai loro bozzetti, vere opere d'arte e di sartoria.
La mostra è gratuita e se passate per Milano merita di essere vista.
Ci vediamo a maggio Milano, mi piaci sempre di più...