Magazine Cinema

Limitless

Creato il 01 dicembre 2011 da Giuseppe Armellini
LimitlessArrivo a scrivere questa recensione con un occhio tumefatto, lividi ovunque e mani distrutte. Questo perchè ho appena finito di fare a botte nell'altra stanza con il mio Io Moralizzatore che voleva a tutti i costi scriverla lui. Alla fine sono riuscito ad aver la meglio, ho chiuso a doppia mandata Il Moralizzatore dentro la stanza e mi sono rifugiato a scrivere qui in questo angolino.
Senza di Lui posso parlare abbastanza bene di questo Limitless, thriller originale e mal scritto dello stesso regista del buon The Illusionist.
Non riuscite a capire le istruzioni della lavatrice?
Non ce la fate a leggere il Pasticciaccio Brutto di Gadda?
Non potete comprendere come sia possibile che il figlio di Bossi sia in politica?
Nessun problema, prendete una compressina di NZT ed Einstein in confronto a voi sembrerà il figlio di Bossi.
Questo perchè grazie ad essa non userete più il 20% del vostro cervello (diciamo dal 2 al 20 va) ma, dicesse la buonanima di Bongiorno, En Plein!
Eddie Morra è uno scrittore fallito, dalla creatività completamente prosciugata. Quando il cognato gli farà provare la pillola di cui sopra,  non solo scriverà il proprio libro in 4 giorni, ma diventerà in pochissimo tempo uno degli squali della finanza più importanti del Paese. C'è una legge non scritta però che vale sempre: più sei potente più sei nei guai.
Allora, chiariamo subito un punto.
La sceneggiatrice Leslie Dixon non ha assunto l' NZT altrimenti avrebbe sicuramente scritto qualcosina di meglio. Fare un film che tratta un argomento così difficile come l'intelligenza è quasi impossibile. Come rappresentarla? Memoria, intuito, velocità di apprendimento, capacità di scegliere sempre la cosa giusta, riuscire a portarsi a letto chiunque, vedere il mondo con colori più vivaci e con forme più nitide. Limitless le tenta tutte ma l'argomento per quanto mi riguarda è quasi infilmabile. Secondo me si raggiunge quasi il grottesco quando in due situazioni di pericolo fisico (una di Eddie, una della sua ragazza) l'unica soluzione che viene proposta è l'assunzione della pillola per scegliere meglio come scappare o come uccidere l'avversario di turno (però il serbo, quello uguale a Mihajlovic, pur pieno come un uovo di NZT si fa infinocchiare alla fine da Eddie completamente in astinenza, boh...).
Però il film scorre bene e ad una prima parte più debole quasi sul tono della commedia (d'altronde la sceneggiatrice aveva scritto solo commedie) fa seguito una seconda mica male al confine col legal thriller.
Bradley Cooper fa il suo dovere anche se per quasi tutto il film stavo credendo di vedere Ralph Fiennes...
La regia è molto moderna e in un paio di sequenze (come ad esempio nei titoli iniziali) usa una tecnica davvero particoarissima, una specie di velocissima carrellata avanti computerizzata.
Aspettate un attimo...
"Stai zitto!" "Non rompere le palle, sto scrivendo!".
No, c'è il Moralizzatore che sta sbattendo sulla porta supplicandomi di scrivere che il messaggio che viene fuori da Limitless è davvero pericoloso. Donne, soldi, successo e quant'altro raggiunti senza alcuno sforzo e capacità poi di farla franca fino alla fine. No, non voglio scriverlo, magari lo farà lui quando lo lascerò uscire.
Insomma, film ottimo per gli appassionati, discreto un pochino per tutti.
Però davvero, rischiare di diventare Presidente in questo modo...
Mi vengono i brividi...
Quasi quasi meglio il figlio di Bossi.
Oh, ma se il regista si chiama Burger, non volete un pò di sano americanismo?
Bah, oggi è il primo Dicembre e mia figlia svegliandosi ha trovato appeso il calendario dell' Avvento (il padre preferiva il Calendario della Vento ma fa lo stesso).
L'ha portato quel simpaticone di Babbo Natale. Lui sì che è un uomo senza limiti, anche senza pillola. Lui e l'immaginazione di ogni bambino.
Altro che Eddie Morra.
Ah, a proposito.
Carta, Forbice o Sasso?
( voto 6,5 )

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines