Magazine Maternità
Trama: Eddie Morra è uno scrittore spiantato. Ha firmato il contratto per un libro, ma non riesce a scrivere una parola, beve troppo e la sua ragazza lo ha mollato. La sua vita cambia radicalmente quando un suo vecchio amico spacciatore gli fa provare l'NZT, sorta di "farmaco sperimentale" (in realtà una potente droga) in grado di sfruttare a pieno tutte le capacità del nostro cervello. Da lì Eddie inizierà una ascesa vertiginosa, non priva però di parecchi inconvenienti...
Ci sono film che si trovano in una sorta di terra di mezzo che nulla ha però a che fare con Tolkien. Sono quelle pellicole di cui non si può parlare male perchè non lo meritano, anzi, ma a cui manca qualcosa per essere definite davvero buone.
Una di queste è sicuramente "Limitless", film sicuramente interessante, ma che alla fine lascia più di una perplessità.
L'inizio è fulminante.
Montaggio frenetico, immagini stupende di una New York quasi psicadelica, assistiamo all'inizio dell'ascesa di Eddie Morra, che da scrittore arriva al top grazie ad una pillola che permette di sfruttare tutte le capacità del nostro cervello. E qui il regista è molto bravo a rappresentare le conseguenze che questa pillola produce tramite un uso quasi psicadelico degli effetti visivi.
Peccato che, quando Eddie giunge al top e si accorge che la sua scorta di NZT sta per finire, si afflosci anche il film.
Da qui infatti il film abbandona la sua particolarità e si trasforma in un miscuglio di generi senza una vera identità. Fantascienza, intrigo politico, spy story, tutto frullato insieme, condito anche di qualche momento un filino ridicolo (la ragazza di Eddie che si salva da una aggressione al parco).
Buona la prova del protagonista, un Bradley Cooper finalmente credibile ed in parte, mentre Robert De Niro è soltanto moderatamente luciferino, poteva fare di più e di meglio mentre Abbie Cornish passeggia per il film senza essere particolarmente rilevante.
Nel complesso una buona occasione, a mio parere, un pochettino sprecata, perchè seppur sorretto da una storia abbastanza originale e politicamente piuttosto scorretta, specialmente per quanto riguarda il messaggio finale, "Limitless" non osa fino in fondo, non rischia, limitandosi ad essere un prodotto piacevole (che già non è poco) e nulla di più.
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