Ivan Lion - Foto di Massimo Pinca
I campioni, quelli veri, crescono in fretta. Non aspettano la piena maturità per esplodere, ma alla prima occasione buona dimostrano di avere un talento fuori dal comune. Quando vengono chiamati in causa, rispondono alla grande e lo fanno con una semplicità tale da rendere tutto così naturale, anche se di facile non c’è mai nulla.
Ivan Lion è uno di questi campioni. Ha bruciato le tappe in fretta e a 22 anni si appresta a giocarsi il primo Mondiale. È partito ieri, venerdì 18 maggio, con la nazionale azzurra: destinazione Seul, Corea del Sud. Si terranno qui i Mondiali a squadra di tennis in carrozzina. Per 10 giorni gli azzurri affronteranno gli avversari più forti al mondo e cercheranno di tenere alti i colori dell’Italia. Non sarà facile, ma Lion e compagni cercheranno di fare del proprio meglio.
Per il tennista piemontese partecipare a questa spedizione è il coronamento di un sogno. Il talento non gli era mai mancato, ma l’esperienza internazionale non era elevatissima. Così, verso marzo, gli era stato detto:
“Per andare a Seul, devi metterti in luce nei tornei internazionali”. Questo il senso del discorso fatto dal ct della nazionale italiana di tennis in carrozzina ad Ivan Lion.Sono bastate poche parole e Lion si è subito buttato a capofitto in gare di alto livello. Ha acquisito l’esperienza necessaria ed ora occupa stabilmente la posizione numero 2 del ranking italiano. Gli sforzi sono stati notevoli, ma hanno ripagato appieno.
di Edoardo Blandino
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