Liste civiche alle amministrative 2012 per esautorare il potere logoro dei partiti

Negli ultimi giorni avrete notato la mancanza di post riferiti alla politica italiana, Balocco principe tra i balocchi italiani.

Mi scuso con voi per l'assenza dovuta ad un viaggio in lungo per l'Italia: viaggio di lavoro molto proficuo perchè ho osservato cosa sta accadendo alla politica italiana in questa vigilia delle elezioni amministrative fissate per il 6 e 7 maggio 2012.

Il fatto importante è che in quasi ogni città alle prese con il rinnovo degli organi comunali è presente una lista civica di contrasto all'attuale sistema partitico nazionale. Così nascono liste civiche per esautorare il potere dei partiti come PD e PDL in primis rei e colpevoli a loro dire di non essere presenti nel tessuto sociale locale e di non ascoltare più le esigenze delle persone comuni perché la loro attenzione è rivolta ad altrove, a gestire interessi propri senza alcun costrutto sociale.

Il ruolo di questi due poteri è andato crollando negli ultimi mesi.

Il PDL è andato incontro ad un degrado politico causato dall'immobilismo del Governo Berlusconi, dalle bizze leghiste e dagli scandali ormai stancanti della propria dirigenza.

Il PD sta vivendo invece uno stallo dei consensi dovuto al raschiamento del fondo del barile di quelle persone ormai in là negli anni legate ancora ad un'ideologia pre-ulivista e alla totale mancanza di rinnovamento ideologico e anagrafico di una classe politica miope che non riesce a fare fronte ad un evidente fenomeno di emorrogia qualitativa e di energie innovative di esponenti locali che ogni giorno abbandonano un partito vecchio, ingessato e dalle mille anime in contrasto con loro.

La realtà è che i partiti sono lontani dalla gente e questo è ormai acclarato, basti pensare a esempi come trasmissioni anti casta, a interventi di manifestazione e ribellione sociale come il Movimento dei Forconi in Sicilia e al crescere dei consensi di movimenti politici come il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

In questo panorama stranamente tiene a galla un governo Monti che nonostante la cura dimagrante riesce a mantenere consensi non politici ma di sostanza grazie alla fiducia degli italiani che credono comunque necessaria una nuova organizzazione istituzionale di equità sociale. Monti sta dando chiari segnale e questo viene apprezzato anche se talvolta non è condiviso in maniera compiuta.

Infine torno a parlare proprio delle liste civiche che si pongono come rinnovamento ad una classe dirigente politica e amministrativa locale considerata inaffidabile, costruita su un sistema di casta dove i nomi di dirigenti politici e consiglieri comunali vengono imposti dall'alto da un sistema oligopolitistico o monopolistico senza alcuna qualità se non quella di fungere da Yes man, sempre e comunque.

Laddove ciò non è successo, vedete il caso di Genova, il PD è crollato sotto la propria casa perché incapace di affrontare una situazione democratica, che evidentemente non è presente al proprio interno, e di dare voce un rinnovamento costruttivo.

Le situazioni di questi partiti l'hanno capito i partiti minori i quali comprendono meglio il cambiamento in atto e cercano di "rapire" nuove energie ed esperienze, anche al di fuori delle ale protettrici di PDL e PD, trovando consensi e guardando ad una politica più giovane in termini di idee e orientata ad un futuro il cui tunnel è giorno dopo giorno sempre più scuro.

Molto spesso esponenti di questi "piccoli partiti" e delle liste civiche sono presenti in forum intenettiani, siti e blog e cercano di carpire i mal di pancia degli italiani che sempre più trovano adunanza in Rete come su Facebook, dove negli ultimi mesi sono nati gruppi numerosi come "Funzionalisti, Noi cittadini mandiamoli tutti a casa!, Agorà anticasta" e tanti altri.

Le liste civiche non sono frutto dell'antipolitica, ma terreno dove persone con idee e voglia di contribuire non vogliono essere stuprate nella propria intelligenza e dal desiderio di cambiare qualcosa senza alcun interesse politico, economico e sociale.

Sono convinto che le prossime elezioni amministrative 2012 vedranno cambiare il ruolo dei partiti tradizionali, anche se saranno vincenti, perché pagheranno il ruolo del diverso consenso e del non voto che gli italiani negli ultimi anni hanno visto crescere più di tutti i partiti messi insieme.

Se ciò non accadesse, l'illusione di cambiare andrebbe incontro ad un'evaporazione e la rassegnazione politica del non essere ascoltati prenderebbe campo sfociando in un nocumento per le attività politiche e amministrative future, gettate a piene mani ad una classe politica sempre più autoreferenziale, distaccata dalla realtà, con gli occhi bendati per non vedere gli interessi di pochi eletti a discapito di coloro i quali vogliono far crescere questa Italia.

il vostro Grillo (S)Parlante