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Little Tony, (9 febbraio 1941 – 27 maggio 2013)

Creato il 28 maggio 2013 da Marvigar4

Little Tony and his Brothers

Little Tony

Little Tony Cuore Matto

immagini tratte da: http://www.littletonyimmaginidellamiavita.com/

 

   55 anni di carriera musicale, oltre 15 milioni di dischi venduti, dieci partecipazioni al Festival di Sanremo, 14 film girati, un libro dal titolo Immagini della mia vita edito da Crisler/Mediane nel 2010. Questi in breve i numeri di Little Tony, nome d’arte di Antonio Ciacci, spentosi ieri dopo una lunga malattia. Nel febbraio 2011 Little Tony ricordò gli inizi della sua avventura all’ANSA quando, in occasione dei suoi 70 anni, presentò un suo nuovo disco: “Nessuno si prende la briga di ricordare la mia storia e pensare alle difficoltà che ho superato. A 16 anni sono andato a Londra senza una lira e senza sapere una parola di inglese a misurarmi con gente come Cliff Richard. Prendevo il treno a carbone e andavo a Manchester da dove andava in onda il programma Boys Meet Girls che ha fatto la storia del rock in tv. L’anno dopo il programma si intitolava Wham!, è da qui che George Michael ha preso il nome della sua prima band, e io ero ospite fisso. Uno degli autori di Elvis scrisse per me Too Good, che arrivò nella top 20 inglese nel 1959. Tornai in Italia senza una lira, con i jeans, il giubbotto di pelle da Teddy Boys alla Marlon Brando, gli occhiali da sole e volevo solo cantare in inglese. A Milano avevamo firmato un contratto con la Durium: avevamo fame, dormivamo in una pensione da 300 lire a notte e mangiavamo in un’osteria a 150 lire. Mi dissero che se volevo cantare in inglese avrebbero stracciato il contratto. Quelli della band (tra cui il fratello Enrico, chitarrista storico, tra l’altro delle colonne sonore di Ennio Morricone) mi convinsero ad accettare di cantare in italiano”. Nel 1961, in coppia con Adriano Celentano, Little Tony arrivò secondo a Sanremo interpretando 24 mila baci e da lì una serie di successi, i primi cantarelli, film basati su canzoni alla moda, una sorta di lungo videoclip, e il vero trionfo nel 1967 con la celeberrima Cuore matto, che lo fece conoscere al grande pubblico europeo e sudamericano (Pedro Almodovar è un suo fan da allora). Gli anni ’70 non sono prosperi quanto i precedenti, il rock’n roll si è evoluto e Little Tony mantiene la sua popolarità solo grazie a concerti e trasmissioni televisive. Sarà così fino alla fine. Una fama consolidata, la testimonianza di un’epoca aurea per l’Italia con i primi urlatori e il boom economico. Little Tony ha continuato a seguire la musica, a promuoverla, giungendo a realizzare nel 2004 insieme a Gabry Ponte un brano, Figli di Pitagora, in linea con le nuove tendenze della italo dance.

https://it.wikipedia.org/wiki/Little_Tony



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