E per il contest "Geografia in tavola" per la sezione Emilia Romagna
Grazie tante Manuela anche per questa splendida ricetta!
_________________________________________________________________________________Reggio Emilia, nel cuore dell’Emilia Romagna, è una città di tradizione contadina. Ora i tempi sono cambiati, ma senza bisogno di andare indietro chissà quanto, la campagna si estendeva a perdita d’occhio. Le case dei contadini erano il centro della vita rurale,vita che in estate cominciava molto presto: alle 4 si era già nei campi e alle 8 si tornava a casa per una seconda colazione che desse ai contadini la forza necessaria per ritornare nei campi e continuare a lavorare fino a mezzogiorno. Le donne a casa dovevano preparare qualcosa di sostanzioso, inventarsi con quello che avevano una colazione che saziasse come un pranzo!Nasce così lo gnocco fritto, una ricetta semplice, buono con tutto ma anche da solo! Oggi “gnoccata” è sinonimo di una cena incompagnia, dove lo gnocco è il re della tavola degnamente celebrato da tutto ciò che è l’Emilia gastronomica: prosciutto, salame, coppa, pancetta, stracchino, parmigiano, pinzimonio... Accompagnato da un buon bicchiere di Lambrusco!Un piatto di antica memoria, ma attuale e gioviale!Ingredienti: (per 4-5 persone)600 gr di farina50 gr di strutto2 dadi di lievito di birra1 cucchiaio raso di sale300 gr di latte tiepidoOlio o strutto per friggereSul tagliere disporre la farina a fontana. Aggiungere il sale. Al centro mettere il lievito sbriciolato, lo strutto e il latte tiepido.Impastare fino ad ottenere una pasta elastica, formare una palla, incidere a croce e lasciare lievitare per almeno 2 ore in una ciotola. Stendere la pasta con il mattarello, ritagliare con la rotella dentata dei quadrotti o rombi e friggere in abbondate strutto od olio girando a metà cottura.