Come non si può ammirare ancora una volta Jackson?
Come fa ancora oggi la gente a non conoscere il maestro Tolikien?
ATTENZIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER INCONSCI Sono uscito galvanizzato dalla sala dopo aver visto questo secondo capitolo della nuova saga. Non so davvero da dove iniziare... ma una cosa l'ho ben fissata nella mente. Il suo nome: SMAUG Consentitemi di rubare questa frase, ma Smaug "è il miglior drago apparso nella storia del cinema"! Mi dispiace dirlo, ma batte perfino Draco di "Dragonheart"! La cosa che mi ha più colpito, che lui è il simbolo di tutto questo film: di questa avidità profonda che rovina tutto e tutti!
Penso di non darvi nessuna nuova notizia nel dirvi che Tolkien era cattolico. Penso che molti si siano accorti delle simbologie cattoliche presenti nelle sue opere. In Smaug vedo uno dei peccati capitali: l'avarizia. Ma l'avarizia intesa nel modo più spietato possibile. Ragioniamo: che cos'è questo viaggio sennò la ricerca dell'oro perduto? Si, ci sono degli ideali da salvare, un regno da ricostruire. Ma quella malattia che vive nell'oro li colpirà uno ad uno. In fondo, di libro in libro, cambia l'oggetto del desiderio: in questa opera si chiama Arkegemma, nell'opera successiva si chiamerà L'Unico Anello. Ma in loro è intrinseco tutto quel desiderio perverso di potere. La cosa più bella di Smaug è questa: che trasuda avidità, trasuda della follia dell'accumulare. Sappiamo tutti che quel drago è finto: quello che in qualche anno sarebbe stato fatto con l'animatronic, oggi è fatto tutto in computer grafica. Ma quello che trasmette: è umano e vero! Ecco perchè, adoro questo drago... che poi è più una viverna da come è stato ideato, ma in fondo cosa importa?
Uno dei primissimi artwork scartati.
Ma non c'è solo il drago. Ancora una volta devo fare un ovazione a Peter Jackson: perchè dimostra ancora di essere uno dei registi più (consentitemi l'eufemismo) cazzuti dell'intero panorama filmico. Riprese che mozzano il fiato, che sono un'emozione per gli occhi. Ma sopratutto sanno dare degno significato ad ogni scena. Come il finale: è la pura dimostrazione che Jackson è maturo, non che avessimo dei dubbi al riguardo, ma mostra di sapere andare oltre il concetto di "film", quando una ripresa diventa arte filmica. Chi ha visto, capirà le mie parole confuse. Un'altra cosa che ho apprezzato, è che ha saputo continuare il progetto iniziale/eredità di Guillermo Del Toro. Del Toro promise delle atmosfere più dark e gotiche, Jackson ha saputo mantenere questo concetto. Ancora una volta devo dirgli grazie: perchè ha saputo dare una nuova lettura, senza disperdere il senso delle scene originale. Per la cronaca: vedi la scena della "guardia elfica ubriaca"...Ancora una volta lo vedremo fare l'ubriacone con la carota a Brea!
L'intreccio di storie crea una trama che mi mantiene incollato alla poltrona. E' una cavalcata avventurosa dall'inizio fino alla fine. Ogni personaggio guadagna il suo perchè:Bilbo che finalmente inizia a cambiare e diventare adulto. Un coraggioso e un giusto. Ma allo stesso tempo inizierà a sentire l'anello...
Thorin che si sentirà sempre il bisogno di rivendicare ciò che gli è stato preso. Ma attenzione, che la via dell'onore può essere facilmente corrotta dalla follia dell'oro...
Gandalf, che lo vedremo per le prime volte in difficoltà. Lo vedremo molto poco, rispetto alle apparizioni precedenti: ma per la prima volta lo vedremo fare magie concrete!
Bard, uomo ferito dalla storia, ma giusto sempre nella ricerca di giustizia. Decisamente interessante, che valuteremo nell'ultimo capitolo.
Tre elfi totalmente diversi: Re Thranduil, che non vede oltre Bosco Atro; Legolas, la via di mezzo tradizione elfica e dell'apertura al diverso; Tauriel, personaggio nato appositamente per questo film, che è simbolo di apertura verso tutto ciò che esiste oltre il bosco. Una triade totalmente diversa...
Beorn, che si vede per poco... ma il suo aiuto è importantissimo!
Il particolare Governatore di Pontelagolungo: corrotto e alcolizzato. Fisicamente mi ricorda Orgo di "Santa Sangre".
Infine il Negromante... perchè lui è colui che più temi!
Finisco qua questo post... non posso dire che sia una recensione, visto che appena ho finito di vedere il film sono corso a casa a scrivere quello che mi ha suscitato. Ho scritto di getto, forse sarò stato confusionario e sgrammaticato, ma è quello che mi sentivo di dire. Potete capire che il film mi è piaciuto, l'ho trovo decisamente ben riuscito: un capolavoro degno dei lavoro precedenti. Personalmente, anche il primo capitolo mi è piaciuto, ma posso capire le lamentele che ci sono state sul precedente. Ma qui... di cosa ci si può lamentare? Che il film non è fedele al libro? Mi dispiace, ma questa è cosa già notata ben 2001...Detto ciò, vi consiglio vivamente di andare al cinema a vederlo: non ve ne pentirete. E ricordate:
IO SONO FUOCO! IO SONO MORTE!