Ennesima tegola per lo sport italiano ed in particolare per il calcio siciliano. La famiglia Lo Monaco ha annunciato la propria intenzione di disimpegnarsi dalla società calcistica ACR Messina a seguito della decisione dell’amministrazione Accorinti di concedere la gestione dello stadio San Filippo ad una società organizzatrice di eventi per due concerti programmati nell’estate del 2015.
Un Pietro Lo Monaco infuriato lascia ora la società nelle mani del sindaco Accorinti, esponendo le motivazioni di tale brusca rottura in un comunicato ufficiale apparso il 2 luglio sul sito ufficiale del club dello Stretto e tramite una conferenza stampa convocata il 3 luglio presso la sala stampa dello Stadio San Filippo.
Nette e chiare le accuse di Lo Monaco all’amministrazione messinese, proprietaria dello stadio, rea di aver prima garantito all’ACR Messina il rinnovo dell’accordo di comodato d’uso per un anno da settembre 2014 a settembre 2015, per poi annunciare la concessione dell’intero impianto del San Filippo ad una società catanese per lo svolgimento di due concerti tra luglio e agosto 2015. “Mi sono sentito preso in giro dal sindaco” ha tuonato Lo Monaco durante la conferenza stampa, accusando l’amministrazione di aver commesso “una leggerezza pazzesca” nel concedere “la casa dell’ACR Messina” e le sue pertinenze per un intero mese , ignorando gli accordi presi in precedenza con il club giallo rosso e arrecando un grave danno all’ACR Messina.
Un fiume in piena la conferenza stampa di Lo Monaco, ormai ex presidente dell’ACR Messina, che ha lamentato anche altre mancanze ed inefficienze da parte dell’amministrazione messinese nella gestione dello stadio e che ha rivendicato rispetto alla luce del lavoro svolto con il club peloritano. “Lascio una società senza debiti, iscritta al campionato e con i conti in ordine - ha dichiarato in conclusione Lo Monaco - adesso può essere appetita da molti. Cosa può farmi cambiare idea? La firma sulla concessione delle aree a valle e a monte dello stadio come proposto, tra l’altro dall’aministrazione che giace nei cassetti da tanto tempo”.
Un altro disastro del calcio nostrano, che, seppur capillarmente seguito ed amatissimo, sta diventando sempre più fonte di smacchi ed umiliazioni per gli appassionati.