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Lo sceicco VS Il magnate greco

Creato il 19 maggio 2012 da Junerossblog
 Leggiamo insieme ( maggio 2012)
Avete fatto i compiti a casa? Avete letto i due libricini proposti per la lettura? Noooo? Ah, cattive bambine, non vi siete perse nulla!
La nostra amica Lucilla, ha deciso che sara' lei a malelinguare, pardon, a commentare le letture, pero' lasciatemelo dire, a me non sono dispiasciute! La storia del greco, si va beh assurda ed improbabile, ma mi ha rilassato ed...emozionato anche. Pero' oltre questo non avrei altro da aggiungere, perche' a parte suscitare delle emozioni personali, non ci sono spunti per imparare nulla. E per capire cosa intendo, basta che diate un'occhiata agli articoli che scrivo per la Romance Magazine. Avete letto quanti piccoli spunti abbiamo in un romance storico? Moda, usanze, cibi... ci si riesce a riempire le pagine di una rivista.
Per chi non conoscesse la Romance Magazine, puo'  trovarla qui: -Link - .
Lo sceicco VS Il magnate greco
Vi lascio alla Malelingua di donna Lucilla, aspettando anche i vostri commenti. Ah solo una cosa:" Lucilla, a me il greco era piaciutooooooooooooooooo!"
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Direttamente dalla scrivania Malelinguosa di Luccilla
Lo sceicco VS Il magnate grecoLo sceicco VS Il magnate grecoLa lettura proposta questo mese comprendeva ben due libri, due cosiddetti harmony sottiletta, per la precisione "Seduzione nel deserto" e "Il mio capo greco".
Doveva essere un ritorno alle origini, ma e' stato piu' un ritorno alla preistoria del genere rosa; cominciamo dal primo: un giovane e fascinoso sceicco ritrova la moglie data per morta due anni prima e la trascina di nuovo nel palazzo avito per divorziare da lei.
La sceicchessa (si dice cosi'?) non ricorda nulla del marito sciroccato, pardon sceicco, ma sciolta da mostruoso desiderio dei di lui passionali abbracci lo segue senza un "ba".
Scopriremo poi che l'amnesia della sventata donna deriva da depressione, una depressione tale da condurla a fingere la morte nel deserto, complice il proprio padre.
Prima che tutto finisca a kebab e vino assistiamo a infuocati amplessi, mostruosi voli pindarici mentali e luoghi comuni come se piovesse.
 Nel secondo libro, invece, un fascinoso magnate greco, ovviamente ricchissimo, concepisce un'insana passione per la complessata collaboratrice, la quale, vogliosa dei suoi abbracci ma bloccata da antichi complessi, alla fine fa tutto quel che vuole lui, complice una gonna troppo stretta e una madre decisamente ingombrante. Una simil luna di miele convincera' Zorba il greco di non poter fare a meno della sua Penelope sovrappeso.
Entrambi i librini sono poco più che favolette neanche appassionanti; anzi sono infarciti di tali e tanti luoghi comuni del genere rosa da risultare spesso irritanti.
Un esempio? La protervia con cui entrambi i protagonisti maschili tiranneggiano le proprie partners costringendole a seguirle come cagnolini, anche ricorrendo al ricatto, ma preferibilmente usando l'aura ormonosa che pare sconvolgere le povere donne.
Il venditore di tappeti ripulito ricatta la moglie usando il miraggio del figlioletto di cui lei, beata ignoranza, non ricorda un tubo; l'Ulisse de no antri, invece, fa leva sui nobili sentimenti della propria collaboratrice, oppressa da una madre con l'alzheimer e bisognosa quindi di lavorare per lui.
Il livello di dabbenaggine delle due affamate (non di cibo!) protagoniste ha del patetico: entrambe non approvano le azioni dei due, lo squalo del deserto e il pirata dell'Egeo, ma all'ennesima prepotenza, lungi dall'affibbiare loro che so, un meritatissimo dattero al miele su per il naso o una ciotola di mussaka in faccia, cosa fanno? Ma bruciano di desiderio, che diamine, per loro la rabbia non esiste, si fanno trattare come zerbini non troppo puliti su cui nettarsi sandali e babbucce e finiscono per implorare una notte di sesso selvaggio e sfrenato!
E loro, i maschi alpha? Prima mostrano il pugno di ferro, bistrattano le due disgraziate per una buona meta'del libro, salvo buttar fumo dalle froge come due torelli in calore sol che la propria donna faccia tanto di scoprire un centimetro di pelle in piu'!
Insomma, una banalita' tira l'altra; il meglio, o il peggio, si tocca quando Nikos il greco trascina la sua riluttante bella in gioielleria, intimandole di scegliere un gioiello ma non al di sotto dei mille euro! Oppure quando il vu cumpra' arricchito si prepara all'incoronazione, nientemeno!
Scopriamo poi che i due capolavori fanno parte di due categorie ben precise, rispettivamente "I principi del deserto" e "Fuoco greco"!
Finire le letture e'stato davvero duro, tutti i cliché dei generi erano presenti e iper sfruttati, non mancava nemmeno la finta morte e il figlio perduto! Quando leggo cose del genere, penso a tutti i giovani talenti letterari italiani che faticano a trovare un editore e mi cadono le braccia. Pero' a una cosa sono serviti, questi due monumenti letterari: finalmente ho capito perche' noi lettrici di rosa veniamo considerate così' male! Per forza, vista cotanta letteratura, come vuoi che ci considerino?
E, per favore, non mi si dica che si tratta di letture di evasione buone per passare due orette. La vita e' troppo breve per sprecare tempo così!
Ecco, Boss Ross, spero che non mi troverai esagerata o eccessivamente cattiva, ma stavolta....la malalingua ha punto in maniera mooolto velenosa!
Lucilla
Lo sceicco VS Il magnate greco
 

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