Mi sembra incredibile l’idea della Fiom a fare da galoppino elettorale e allora scrivo su twitter a Telese che mi risponde “caro Bruno viviamo in tempi con un partito democratico talmente arrendevole che l’autorappresentazione è un dovere”. E ancora: pensa che pasticcio hanno combinato Bersani e Camusso sull’articolo 18?.
Ma allora è vero? Il problema è che la Fiom non ha smentito queste intenzioni di auto-rappresentanza politica (in sostituzione della rappresentanza sindacale?). Non ci credo, non ci voglio credere. Anche perchè se la cosa ai avverasse potremmo, facendo lavorare la fantasia, innescare un processo imitativo, con i chimici ed energia che scendono in campo con una propria lista elettorale, così i potenti pensionati dello Spi, e magari anche gli atipici del Nidil per non parlare di una lista elettorale confederale capeggiata da Susanna Cemusso, e, già che ci siamo, anche una della Cisl di Bonanni e una della Uil di Angeletti, una dell’Ugl, una dell’Usb.
Vien da pensare agli antenati del sindacato da Pastore a Di Vittorio a Buozzi, Foa, Lama, Trentin e Storti, Del Piano, Macario. Si rivolterebbero nelle tombe. Vecchi dinosauri magari direbbe Telese, non compatibili con i tempi moderni.