Lo scrittore ai tempi di aNobii

Carlotta, no, niente whisky stamattina. Voglio un caffè lunghissimo. Devo stare sveglia.
C’è uno che mi manda messaggi su aNobii, per dirmi che è uscito il suo nuovo libro.
È uno che aveva già scritto una zozzeria pubblicata da un grande editore, ma si vede che non è abbastanza, che la gente non se lo fila comunque, perché passa il tempo a cercare lettori e impesta chi ha i suoi libri di messaggi privati.
Ehi, se te lo fossi perso, è uscito il nuovo.
Manco puoi dirgli non me ne frega una beneamata, mi aveva già fatto schifo il vecchio. Poi li offendi.
Stavolta me lo sono fatto prestare (che, spendo di nuovo soldi per uno che scrive zozzerie?), lo leggo dall’inizio alla fine e gli scrivo una di quelle recensioni che ti fanno pentire di impestare i messaggi privati altrui.
Magari mi blocca e io non vedo più nemmeno il suo nome. Santa Liberata.
Uh. già mi sta venendo sonno e sono alla quinta riga. Fammene un altro, di caffè lungo. Alla faccia del fegato.