Il 2 marzo, è deceduto a 85 anni lo scrittore islandese Thor Vilhjálmsson. Avevo letto “Cantilena mattutina nell’erba” (testo forse non facile, lontano da mode e furberie varie), e proprio in questi giorni stavo valutando di acquistare “Il muschio grigio arde”.
Nella postfazione alla “Cantilena”, lo scrittore Nicola Lecca racconta di un suo incontro con Vilhjálmsson. Costui conosceva la lingua italiana, era stato nel nostro Paese negli anni ’60 (credo), e ricordava di essere rimasto senza soldi, a Firenze. Eppure questo non gli aveva impedito di essere trattato come un principe dal proprietario di una trattoria.
Ho trovato questa pagina, e un filmato recentissimo, sottotitolato in inglese, dove c’è una lunga chiacchierata con questo importante scrittore. Che diceva:
I believe that we need poetry, if we want to come through the storm