“Vincere è uno stato della propria coscienza, si vince solo dopo essere diventati vincenti”.
“Vincere è uno stato della propria coscienza, si vince solo dopo essere diventati vincenti”. Ecco, con questa semplice frase siamo riusciti a racchiudere l’essenza di ciò che un sport mental coach fa, di quale sia il suo lavoro.
Lo sport mental coach è un professionista il cui unico fine è il raggiungimento della tua realizzazione personale; egli, pienamente convinto che tu abbia delle potenzialità, non fa altro che tirarle fuori, scovarle, affinché tu ti senta sicuro e consapevole delle tue capacità, in modo da raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato. Il concetto attorno al quale ruota tutto il suo operato è la forza che la nostra mente possiede, l’incredibile influenza che detiene e che può determinare il successo o l’insuccesso di una nostra azione. Per poter vincere, oltre che ovviamente possedere quei requisiti minimi che ti permettano di competere, occorre che la tua mente sia predisposta a vincere, che creda davvero che tu possa farcela, e questo lo si può fare benissimo per l’appunto allenandola, come se fosse un qualsiasi altro muscolo del nostro corpo.
Un altro compito che uno sport mental coach deve saper svolgere è quello di aiutarci a gestire situazioni caratterizzate da stress, in cui la tensione emotiva sembra quasi paralizzarci, insomma ad avere il controllo sulle nostre emozioni, o quanto meno a non farci travolgere da esse. Attribuisce al dialogo interno un grandissimo potere e preme affinché ci auto incitiamo e ci sorreggiamo attraverso il pensiero, con frasi come “Dai puoi farcela.. resisti, ne sei in grado”.
Ed ecco che qui si riscontra la caratteristica che lo differenzia dal semplice sport coach: quest’ultimo infatti attribuisce un’importanza maggiore alla preparazione fisica, è come se pensasse: “ Si è vero l’auto incitamento può essere utilizzato e può aiutare però se non vi è un tasso tecnico elevato non si potranno mai raggiungere esiti soddisfacenti”. La diversità quindi sta nel considerare punti di partenza diversi per raggiungere lo stesso obiettivo: per uno sport mental coach i requisiti fisici possono essere minimi, o meglio non occorre che il soggetto eccelga, cosa invece inconcepibile per un allenatore, il cui giocatore deve essere dotato tecnicamente, la mente e la consapevolezza dei propri mezzi potranno arrivare successivamente.
È leggermente differente anche il concetto di vincente. Per uno sport coach vincente è il giocatore che si conferma tale, che ha sudato sul campo e ha vinto, quindi un individuo che si sente così solo dopo aver conquistato il premio; per uno sport mental coach invece vincente è colui che si ritiene tale, che sa che potrà esserlo perché conosce le sue potenzialità.
Si può tranquillamente affermare dunque che sono entrambe due figure molti importanti nella carriera di un atleta, sebbene la mancanza di uno sport coach si percepirebbe in maniera molto più evidente. Non sono sovrapponibili perché operano su piani diversi, lavorano fianco a fianco per sviluppare corpo e mente, per aumentare tecnica, consapevolezza, motivazione e potenziale dell’atleta. Possono essere però incarnate da una sola persona: un bravo sport coach può essere anche un ottimo sport mental coach e viceversa.