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Lo spot con “l’esortazione alla bellezza”: Glassing cita Impastato

Creato il 31 dicembre 2013 da Molipier @pier78

Scritto da: Genny Sangiovanni 31 dicembre 2013 in Attualità, Moda, Società Inserisci un commento

Il nuovo spot del marchio di occhiali Glassing, marchio creato da due giovani lombardi, ha creato agitazione ed attirato critiche. Lo spot vede protagonista una poesia di PeppinoImpastato, il giornalista assassinato a Cinisi dalla mafia nel Maggio del ’78. La poesia è un’esortazione alla lotta, a non arrendersi o rassegnarsi, a combattere paura ed omertà.

Impastato scriveva che “se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.

E queste parole diventano pubblicità per vendere un prodotto. Il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, ritiene che “quel video è offensivo. Peppino non può essere utilizzato per una pubblicità, come testimonial che invita ad acquistare qualcosa. Lui era contro il consumismo”. Dello stesso parere è anche il resto della famiglia Impastato che ha chiesto, tramite l’avvocato Vincenzo Gervasi, di ritirare lo spot.

Facebook e Twitter, strumenti dell’odierna militanza, sono insorti contro la pubblicità. Molti i post che difendono la memoria di Impastato.

Lo spot si conclude con una voce che lancia lo slogan del marchio “Non è importante quello che vedi, ma come lo vedi”.

La scelta dei pubblicitari si presta bene ad ogni tipo di polemica. Anche se le intenzioni fossero delle migliori, come ad esempio riportare una dura attuale poesia alle orecchie di tutti, associarla allo slogan finale potrebbe voler  dire non comprenderne il significato.

Senza ulteriori polemiche, si potrebbe cogliere il pretesto per rileggere la poesia, magari concentrandosi per dissociarla dal messaggio pubblicitario finale, e scegliere la bellezza.

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