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Lo stagno delle rane (e delle carpe)

Creato il 28 giugno 2013 da Lanterna
Lo stagno delle rane (e delle carpe)
Come dicevo qui, una delle maggiori attrattive della casa del polacco è il laghetto, o stagno che dir si voglia. Quando siamo entrati in possesso delle chiavi (più di due mesi fa, come mi piace ricordare ai nostri pigri idraulici), l'acqua era putrida e il giardino roccioso intorno era invaso di erbacce.
Luca ed io ci siamo divisi i compiti: io mi sono occupata di mettere a posto il giardino roccioso, mentre lui si occupava della parte acquatica.
Del giardino originale, ho tenuto tutte le piante "volute". Si trattava perlopiù di piante rupestri come la borracina o di aromatiche come il timo, con un angolo dedicato a gigli gialli molto semplici ma d'effetto.
Lo stagno delle rane (e delle carpe)
Di nostro, abbiamo aggiunto due ornitogalli, uno giallo e l'altro arancione, e diverse piante officinali/aromatiche: calendula, melissa, maggiorana, salvia e una menta gentilmente regalata da una mia collega.
In due aiuole un po' defilate, abbiamo seminato i fiori per insetti e farfalle dell'Eugea, regalatici un anno fa da un'amica e che non avevano ancora trovato un luogo adatto.
Lo stagno delle rane (e delle carpe)
In acqua, non c'era molto se non insetti acquatici e una gioiosa comunità anfibia (qualche settimana fa avevamo trovato pure un tritone). Luca si è dedicato per prima cosa a cambiare l'acqua e renderla meno stagnante, grazie a un doppio zampillo e a un canaletto di scarico verso la boscaglia.
Lo stagno delle rane (e delle carpe)
Poi si è posto il problema delle larve di zanzara: è andato in un allevamento vicino al Ticino e ha preso una certa quantità di pesci rossi e piccole carpe koi, che per ora non ci sembrano socievoli come ci era stato detto ma sono molto belle da guardare.
Lo stagno delle rane (e delle carpe)
Infine, su istigazione mia e di una certa amica blogger, Luca ha pensato anche alle piante acquatiche.
Da un vivaio ha preso ossigenanti e due ranuncoli acquatici piuttosto rachitici. Dal bosco, ha portato a casa alcune piante di fosso e un'enorme radice di ninfea, che si sta ambientando piuttosto bene.
Lo stagno delle rane (e delle carpe)
Ora non ci resta altro che sederci ogni tanto sul bordo del laghetto e goderci la sua meraviglia (insieme alle zanzare, ma tant'è).

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