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Lo stato che ha paura dei propri cittadini

Creato il 07 marzo 2012 da Gctorino
Lo stato che ha paura dei propri cittadiniTorino, 6 marzo 2012
Chi oggi era in centro a Torino, ha visto tutto...
Ha visto come uno stato può avere paura dei propri cittadini.
Ha visto come la repressione e la chisura a "muro" può sostituire il dialogo...
Questa mattina, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stato ospite della nostra città, per un convegno del Consiglio Superiore della Magistratura, tenutosi in Piazza Castello a Palazzo Madama.
Per motivi di "sicurezza", tutta l'area del centro cittadino è stata interdetta hai cittadini, con un dispiegamento di forze dell'ordine mai visto prima in città!
Il blocco è partito sta mattina e prevedeva una "Zona Rossa" che includesse Piazza Castello e le via limitrofe.
Il blocco del centro da parte delle forze dell'ordine, è stato organizzato per paura di possibili mobilitazioni del movimento NO TAV, (il quale, il Presidente Napolitano ha rifiutato di incontrare).
Effettivamente la mobilitazione c'è stata: un drappello di militanti NO TAV ha provato ad avvicinarsi alla piazza centrale, ma , naturalmente è stato bloccato nell'imediato!
Il tutto si è svolto nella più totale calma e pace, anche perchè si trattava di una piccola delegazione di attivisti NO TAV, nulla a che vedere con i numeri delle manifestazioni dei giorni scorsi.
Clamorosamente alto, è stato invece il numero degli agenti delle forze dell'ordine a servizio in centro!
Via Po (che, per chi conosce la città, non è un vicoletto da poco) è stata trasformata in un parcheggio per mezzi blidati!
Nell'arco della mattinata ne avrò contati almeno una quarantina, a cui vanno aggiunte tutte le auto di servizio e i mezzi "in borghese" della Polizia Investigativa.
Nell'arco della mattinata si sono poi viste scene davvero assurde: posti di blocco sui marciapiedi, per controllare studenti e lavoratori intenti a raggiungere l'ufficio o la scuola; check point volti ad assicurarsi che chi si stesse avvicinando al centro, non indossase simboli o indumenti riguardanti la lotta NO TAV.
Io stesso ho assistito alla "buffa" richiesta di un agente che ha preteso che, per poter passare, uno studente rimuovesse il foular NO TAV dalla propria cartella!
Roba da matti, che però, di questi tempi sta diventando routine!
La giornata, per fortuna, è finita in fretta. Ora i blocchi e i check point non ci sono più, e in piazza, gli addetti ai lavori, stanno rimuovendo le transenne contenitive.
Il traffico è tornato il solito di sempre...
Resta solo il respiro di sollievo di uno Stato che sta mattina ha avuto paura... tanta paura... Paura dei propri cittadini, della loro voce, delle loro idee, e che, per "difendersi", non ha trovato altra soluzione che costruire un muro dietro il quale difendersi.
Un muro di transenne, un muro di agenti antisommossa, un muro di terrore!
Alberto Lacchia
Giovani Comunisti Torino 

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