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Lo strano caso dei Philadelphia 76ers

Creato il 02 luglio 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

Qual è la strategia presente e futura dei Sixers? Al momento nessuno sembra capirlo e anche il GM Sam Hinkie pare avere le idee piuttosto confuse. Per il secondo anno consecutivo la franchigia ha pescato al Draft 2 prime scelte, esattamente come la passata stagione quando pescarono rispettivamente Nerlens Noel alla sesta chiamata e Michael Carter Williams all’undicesima. Quest’anno Philly alla #3 ha scelto di rischiare chiamando il centro da Kansas Joel Embiid e alla #12 l’ala croata Dario Saric, il risultato di queste scelte è che nessuno dei due giocatori draftati lo scorso 26 giugno scenderà sul parquet del Wells Fargo Center quest’anno.

Il motivo è molto semplice: Embiid ha subito una frattura al piede (operato qualche giorno prima del Draft) e rimarrà fermo per quasi 8 mesi con lo staff medico che molto probabilmente non autorizzerà il giocatore a scendere in campo per l’intera stagione 2014-15 (stesso trattamento utilizzato per Noel che esordirà nei Pro la prossima stagione), Dario Saric invece poco prima del Draft ha firmato un contratto biennale con l’Anadolu Efes Istanbul con l’NBA escape a partire dalla stagione 2015-16.

A questo punto analizzare le scelte di Philadelphia risulta davvero complesso perché scegliere dei giocatori potenzialmente forti ma con alle spalle infortuni abbastanza compromettenti per il proprio futuro è quantomeno azzardato. Prendiamo Embiid: prima dell’infortunio era considerato la prima scelta assoluta, con i Cleveland Cavaliers assolutamente decisi a fiondarsi su un giocatore dalle capacità tecniche e atletiche di assoluto livello. Nella sua unica stagione al college in quel di Kansas ha viaggiato a 11 punti, 8 rimbalzi e quasi 3 stoppate a gara, il tutto in 23 minuti d’impiego, molti scout hanno scomodato paragoni con un mostro sacro come Olajuwon, ma rimane il fatto che se il giocatore dovesse riprendersi perfettamente dall’infortunio potrebbe davvero essere una futura star. Ma il condizionale visto il problema al piede è d’obbligo.

I Sixers con le attuali scelte al draft dimostrano di voler costruire una squadra con un assoluto sguardo al futuro, nel senso che di vincere nell’immediato proprio non se ne parla. Allo stato attuale a livello salariale è una delle franchigie come maggiore disponibilità per ingaggiare i tanti free agent disponibili, ma di argomenti convincenti non è che ne abbiano a sufficienza visto che l’unica star della squadra è Carter Williams, forse un pò poco per convincere i vari James, Anhtony, Bosh e gli altri per andare nella Pennsylvania. Dopo la scelta della scorsa stagione, proprio in chiusura di mercato NBA di cedere Evan Turner (ai Pacers) e Spencer Hawes (ai Cavaliers) per liberarsi di due contratti pesanti, assorbendo invece dei giocatori tagliati immediatamente, ci si aspettava qualche decisione differente dalla dirigenza dei Sixers, che ultimamente sembra stia cercando un giocatore particolare, ma anche di assoluto talento che potrebbe anche sposare il loro strano progetto: Lance Stephenson. Anche se le priorità della guardia di Indiana sembrano altre al momento.

Ma quindi chi giocherà con la maglia di Phila l’anno prossimo? Al momento a roster ci sono solo il trio Carter Williams-Young-Noel, con quest’ultimo fermo da più di un anno per la rottura del legamento crociato anteriore e che farà il suo debutto nella prossima Summer League. Wroten e Moultrie sono altri due giocatori sotto contratto mentre Richardson, Maynor e Mullens dovranno decidere se esercitare la loro player option (ed è molto probabile lo faranno). Visto che dal Draft non è arrivato quasi nulla (solo la #32, K.J. McDaniels) dovranno fare qualcosa sul mercato dei free agent che si è aperto da pochi giorni, pur avendo pochissimo appeal.
E nel futuro? Ad inizio della stagione 2015/16 i Sixers avranno una coppia di centri formata da Embiid (se tornerà dall’infortunio sano) e Noel, e quindi per forza di cose una scelta da fare (sempre che lo sviluppo dei due giocatori prosegua con le buone cose viste al college), anche perchè poterli tenere entrambi sembra una follia e qualcosa in cambio si potrebbe anche ottenere.

Dunque i 76ers allo stato attuale rimangono un cantiere aperto, con tanti punti interrogativi da risolvere (auguri a coach Brett Brown) e con la non remota possibilità di tankare la prossima stagione per avere prime scelte al prossimo draft… di nuovo.


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