Sindrome da Deficit di Attenzione
Nei primi sei anni di vita, l’attenzione è in pieno sviluppo: fino ad un anno, l’attenzione dei bambini vola rapida da un oggetto all’altro e ogni nuovo evento è in grado di distrarli. Lo sanno bene i neogenitori che cercano di trovare un gioco che tenga impegnati i piccoli almeno il tempo di caffè o di una telefonata…
Nel secondo anno di vita, accade quasi il contrario: se i piccoli trovano qualcosa che li convolge, non tollerano nessuna interruzione. L’attenzione necessaria, in questo caso, è richiesta soprattutto a noi degli adulti: dovete uscire e vostra figlia è alle prese con un disegno? Se possibile, prendetevi cinque minuti per il trucco o per quel famoso caffè (se non avrete nel frattempo perso l’abitudine): la vostra pazienza sarà ripagata da una bambina che è pronta a lasciare il gioco per una nuova avventura. In caso contrario, è possibile che l’interruzione del gioco provochi pianti e risentimento (che sono interpretati come capricci, se non si tiene conto del punto di vista dei piccoli!).
A due anni, infatti, la capacità di attenzione non è in gradodi dedicarsi ad un compito se non a costo di sacrificare qualsiasi altro stimolo.
Nell’anno successivo, si può riuscire ad interrompere per un momento un gioco, ad esempio per avvertire la bambina che stiamo per uscire, però le serve ancora il nostro aiuto: è importante chiederle tutta l’attenzione per ascoltarci un attimo e poi riaccompagnarla al gioco. In altre situazioni intermedie, è molto probabile che non riesca in realtà a capire quello che le stiamo dicendo e che noi cadiamo nell’errore di rimproverarla per non averci ascoltato.
Crescendo, questa stessa operazione di spostare tutta l’attenzione da uno stimolo ad un altro sarà invece fatta spontaneamente. Intorno ai quattro, cinque anni, i bambini riescono a sviluppare un’attenzione multicanale: riescono cioè ad ascoltare un’istruzione o un’informazione mentre giocano. Il tempo di attenzione è invece ancora piuttosto breve, anche se ci sono esercizi e pratiche che possono sviluppare la capacità di stare concetrati per più tempo.
Servono dunque i primi sei anni perchè ascoltare, osservare e manipolare siano completamente integrati e l’attenzione raggiunga un buon livello. Ed è possibile anche pensare a qualche attività di supporto a questo processo.
Nel caso invece di uno sviluppo dell’attenzione diverso, è molto importante capire che sono ne ostacola il percorso: può esserci un vero e proprio Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) o anche un disturbo di altro tipo, come l’ansia o la depressione. Intervenire in modo adeguato `fondamentale per permettere ai bambini il pieno possesso delle proprie capacità, altrimenti minate da un’incessante flusso di stimoli.
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