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Lo sviluppo sostenibile…viene giù dai monti!

Creato il 20 dicembre 2010 da Progettiambiente

Lo sviluppo sostenibile…viene giù dai monti!Negli stessi giorni in cui il vertice che si tiene a pochi passi dalle spiagge di Cancun, sembra smorzare gli entusiasmi anche dei più idealisti, sulla possibilità di affrontare il problema del cambiamento climatico con politiche condivise di scala globale, a Bard, nello splendido forte che sovrasta l’imbocco della Valle d’Aosta, viene lanciata con convinzione una proposta rivoluzionaria: rendere le Alpi energeticamente indipendenti entro il 2050.

L’idea viene da una delle principali associazioni che si occupano dell’arco alpino, la Cipra (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi), ong internazionale abituata ai progetti ambiziosi, considerando che vide la luce nel 1952 con lo scopo di ottenere la stipulazione di un trattato internazionale per un’ampia protezione del territorio alpino, obiettivo raggiunto  nel 1991, con la firma della Convenzione delle Alpi da parte dei ministri degli esteri degli stati alpini. Da allora la Cipra agisce con una duplice strategia: uno sviluppo dall’alto, tramite la Convenzione delle Alpi e uno sviluppo dal basso, con progetti, iniziative e reti di attori locali.

La proposta lanciata a Bard – elaborata nell’ambito di un progetto intitolato cc.alps – cambiamenti climatici: pensare un passo avanti! - consiste proprio nel partire nelle numerose iniziative locali di autosufficienza energetica per creare un’intera macroregione sostenibile nel cuore dell’Europa, sfruttando la vocazione naturale delle Alpi come laboratorio per politiche innovative, la cooperazione e lo sviluppo sostenibile. I principi sui quali si fondano le azioni della Cipra nell’ambito dell’indipendenza energetica delle regioni alpine sono descritti nel compact  “Territori ad autosufficienza energetica” (disponibile sul sito  http://www.cipra.org/it/cc.alps/risultati/compacts), nel quale vengono riportate alcune delle principali buone pratiche in quest’ambito, dal progetto Bolzano città neutrale, al programma per il futuro energetico attuato nel Vorarlberg, la regione più occidentale dell’Austria.

Del resto le terre alte, molto più degli altri territori “sono molto esposte allo squilibrio ecologico provocato dall’uomo o dalla natura e rappresentano le aree più sensibili a qualsiasi cambiamento climatico dell’atmosfera” (Agenda 21, 1992).

Sempre più frequentemente i giornali e le tv raccontano di conflitti e preoccupazioni (non sempre spontanee e genuine) per l’impatto sul territorio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. La fragilità dell’ambiente e del paesaggio alpini e l’attaccamento delle popolazioni montane al proprio territorio rendono indispensabile che qualunque programma, venga realizzato nel rispetto del territorio e con un’ampia condivisione, oltre ad includere una visione strategica onnicomprensiva, come ha dichiarato  Andreas Götz, direttore della Cipra Internazionale: “Non si può solo fare affidamento sulle fonti rinnovabili, ma occorre anche una gestione efficiente e parsimoniosa dell’energia. Inoltre, i progetti di sostenibilità hanno successo solo se godono di un’ampia accettazione”.

 

Per saperne di più: www.cipra.org

 

Autore: Giacomo Pettenati


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