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LocarnoFestival2014: PREMI E VINCITORI. Il Pardo a Lav Diaz, ovviamente

Creato il 16 agosto 2014 da Luigilocatelli
'Mula Sa Kun Ano Ang Noon (From What Is Before – A priori): il film del filippino Lav Diaz neovincitor del Pardo d'oro. Tutti ne parlano entusiasticamente, non tutti però l'hanno visto (difficile resistere a 5 ore e 40 minuti di film)

‘Mula Sa Kun Ano Ang Noon (From What Is Before – A priori)’: il film del filippino Lav Diaz neovincitore del Pardo d’oro. Tutti ne parlano entusiasticamente, non tutti però l’hanno visto davvero (difficile resistere alle sue 5 ore e 40 minuti)

Appena anunciati in conferenza stampa i vari premi di Locarno 67. Ecco la lista. Clicano sui link potrete lehgere la recensione o la scheda del film.

CONCORSO INTERNAZIONALE

Pardo d’oro: Mula da kung ano ang noon – From What Is Before di Lav Diaz. Favorito fin da quando lo si annunciò nel programma e tutto è andato secondo previsioni. Il Pardo meno sorprendente di tutta la storia, credo. Diaz nel suo passato ha fatto di meglio, ma non lamentiamoci troppo, è un grande e in fondo è la prima volta che lo premiano a un festival.

Premio speciale della giuria: Listen Up Philip di Alex Ross Perry. Uno dei miei preferiti del concorso, e finalmente una commedia si porta a casa qualcosa. Farà molta strada.

Pardo per la migliore regia: Pedro Costa per Cavalo Dinheiro. Si temeva potesse prendere il Pardo, dunque meglio così: guardiamo a questo premio come alla classica riduzione del danno.

Pardo per la migliore interpretazione femminile: Ariane Labed per Fidelio, l’Odyssée d’Alice. Io l’adoro, la premierei sempre. Oggi una delle migliori giovani attrici d’Europa. In Fidelio quale marinaia abbastanza scopereccia e indecisa tra più amori è fantastica oltre che bellissima, come sempre.

Premio per la migliore interpretazione maschile: Artem Bystrov per Durak (The Fool). Si è premiato l’attore come risarcimento di un premio maggiore che il bellissimo film russo si meritava e non ha avuto. Uno dei titoli di Locarno che gireranno il mondo.

Menzione speciale: Ventos de agosto di Gabriel Mascaro. Assai carino questo film brasileiro tra documentario etnografico e piccola melodrammatizzazione. Ma in concorso c’era di meglio, suvvia.

CONCORSO CINEASTI DEL PRESENTE

Pardo d’oro Cineasti del presente – Premio Nescens: Navajazo di Ricardo Silva. Messico. Strameritato. Questo inquietantissimo documentario girato tra le miserie e gli squallori di Tijuana davvero esplora frontiere nuove. Alla proiezione stampa eravamo in quattro gatti, diciamo la verità.

Premio speciale della giuria Cine+ Cineasti del presente: Los Hongos di Oscar Ruiz Navia. Due ragazzi e la scena hip-hop di Cali, Colombia. Graffiti, rap, faccio-cose-vedo-gente. Sì, interessante, carinissimo, ma queste son cose che vediamo da almeno trent’anni, cambia solo la location.

Premio per il migliore regista emergente: La creazione di significato di Simone Rapisarda Casanova. L’unico italiano a portarsi via un premio, e non è un premio meritato.

Menzione speciale: Un jeune poète di Damien Manivel. Un ragazzo si aggira per Sète cercando ispirazione per le sue poesie.  Molto francese, fatto di un niente soavemente rohmeriano.

OPERA PRIMA

Pardo per la migliore opera prima: Songs from the North di Soon-mi Yoo. Una regista sud coreana esplora la Nord Corea andandoci, filmando quel che può (cioè poco), montando spezzoni di film di propaganda e trasmissioni tv. E canti e canzoni. Il primo film a memoria mia che guardi alla Nord Corea con una qualche simpatia (e pure un po’ di nostalgia canaglia). Ambiguissimo, anche se interessante. Classico premio ideologizzato, come spesso capita ai festival.

Menzione speciale: Parole de Kamikaze di Sawada Masa, Francia. Non l’ho visto. Intervista a uno degli ultimi kamikaze giapponesi ancora viventi.

Prix du Public UBS
Schweizer Helden di Peter Luisi, Svizzera. Uo dei pochissimi film di Piazza Grabde che non ho visto si è portato via il premio del pubblico. In un istituto per anziani si mette in scena Guglielmo Tell. Non mi iapirava granché, ho preferito vedere altro. Mi dovrò pentire?

Variety Piazza Grande Award
Marie Heurtin di Jean-Pierre Améris, Francia. Il film che pensavo (tutti lo pensavano) avrebbe vinto il premio del pubblico si porta a casa invece quello di Variety. Vuol dire che gli americani ci credono e lo ritengono un film esportabile.

PARDI DI DOMANI
Sono quelli assegnati ai corti. Ecco il pdf con tutti i premi.
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