Fuori dal cimitero di Cremona, dove il candidato sindaco Demicheli ha installato un gazebo elettorale, il movimento 5 stelle ha manifestato pregando per tutte le minoranze oppresse del mondo. Che sia un gesto compiuto all’interno della campagna elettorale è vero: merita però attenzione, perché le minoranze come tali rischiano di essere schiacciate da maggioranze insensibili. Lo si vede nei consigli comunali, ma non solo nella politica. Oppressione, repressione, discriminazione sono fenomeni consueti. I 5 stelle cremonesi hanno dato un segno di sensibilità a un problema reale. La politica degenera, scade, si disperde. Era proprio il caso di un momento di silenzio, anche di preghiera per le vittime di un gioco di potere disumano.
Intanto lo scontro fra le parti è diventato verbalmente violento e difficile da sopportare.
Beppe Grillo usa un linguaggio colmo di immagini, di provocazioni, di iperboli: può piacere o no, ma sono parole. Matteo Renzi si sforza di cambiare anche l’immagine del Pd, oltre che la classe dirigente e la stessa linea politica. C’è chi compie azioni peggiori che vengono descritte nelle aule dei tribunali e sulle quali non c’è molto da discutere. Sembra però che disprezzare sia diventata la norma. Prima o poi tornerà il buon gusto? Per la politica delle azioni positive e delle leggi ben fatte forse è troppo tardi.