Strane le reazioni cremonesi. Non è stato valorizzato il centro del Porcellasco, malgrado numerosi appelli, che quindi viene trasferito a Lodi, dove diversi i giovani già sperano di trovare lavoro. E’ proprio un’operazione orribile? Ne ha parlato il Sole 24 ore il 20 febbraio (clicca qui), come anche altre testate, ad esempio “Il Giorno”. Su “La Provincia di Cremona” sono uscite lagne e proteste. Cremona poteva fare meglio? Forse. Ma perché Lodi no? Scivoliamo nella dietrologia e pensiamo a baratti Cremona-Lodi per far Provincia insieme? Mah!
Non è possibile che la politica si riduca solo alla promozione del territorio, compito delle Pro Loo, quindi si restringa in ultima analisi al penoso recinto di un voto in cambio di una promessa. Brutta cosa. Perché non guardare oltre i confini delle Province, tanto più se bisognerà accorparle?
Il Cra è il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, un ente nazionale. La sede di Porellasco dipende da Lodi e potrebbe essere accorpata alla sede centrale di Lodi. E allora? Non bisognava razionalizzare le spese? E perché a Lodi il Cra va bene e a Cremona no?
Si vuole concentrare alle porti di Lodi un unica struttura dedicata alle biotecnologie alimentari, che sia anche incubatore d’imprese e possa dialogare con importanti aziende del settore, oltre che con le Università. Cremonini, Esselunga, L’Oreal, ma anche un centinaio di altre aziende. E allora che c’è di male? Il Sole 24 ore ci racconta che l’ottimismo regna attorno al Cra di Lodi e alle sue prospettive, che non dipendono tutte dall’accorpamento della sede cremonese, è ovvio. Ma il disegno è nazionale, non locale.