Lo stoccaggio di gas metano da 1.300 milioni di metri cubi non lontano da ospedale, scuole e abitazioni, vicino a Lodi, precisamente sul territorio di Cornegliano Laudense, è atteso e temuto da tempo. Il deputato dei 5 stelle Danilo Toninelli chiede al ministero delle Finanze e dell’Economia quale valutazione sia stata fatta sul rischio sismico e perché mai un progetto simile debba essere finanziato con il Fondo europeo per gli investimenti strategici, con una spesa pubblica di be 600 milioni di euro per un utile privato. “Le bollette del gas – afferma Toninelli in un comunicato appena diffuso – non diminuiranno per i cittadini lodigiani”.
Il governo Renzi comunque ha già presentato la richiesta e la Commissione europea deciderà se finanziare lo stoccaggio di metano, che interessa cinque Comuni e 60mila abitanti. E’ ormai assodato che il pompaggio di metano nel sottosuolo e la sua estrazione causano rischi sismici. Si tratta di un’attività economica, legata alla compravendita di gas, molto lucrosa ma pericolosa. Il terremoto emiliano del 2012, come stabilito dalla commissione Ichese, annovera tra le cause proprio l’attività estrattiva e per questo la Regione Lombardia ha negato in dicembre l’aumento della pressione del gas nello stoccaggio di Sergnano (Cr), già esistente da anni.
Fra le osservazioni del deputato dei 5 stelle non può mancare una considerazione di quel che è successo in Spagna l’anno scorso: a causa di 540 terremoti avvenuti nel 2013 il progetto di stoccaggio del gas della piattaforma Castor è stato cancellato. E il bilancio nazionale spagnolo ha pagato caro la decisione: l’Italia – ecco la critica di Toninelli – appare invece propensa più ad assecondare le richieste delle aziende del gas che a tutelare il proprio bilancio e soprattutto i cittadini.