Google news Lombardia chiude la serata con notizie meravigliose: Maroni che taglierà le tasse alle imprese (non è nuova ma alla categoria piace sempre), la macroregione del Nord che va avanti anche se non si capisce bene che vantaggi può dare ai cittadini, poi ci sono le lamentele degli agricoltori, sempre tormentati, e solo al sesto posto un dato di fatto, una notizia chiara, non una previsione, un’affermazione, una promessa o cose simili. La comunica la Cisl e parla di licenziamenti nel settore metalmeccanico. È un rapporto semestrale, non una statistica su periodo breve. I numeri fanno paura. Il comunicato conclude affermando che c’è “assenza di prospettive”.
Lombardia: Fim Cisl, metalmeccanica in crisi, boom di licenziamenti
18 Luglio 2013 – 15:52
(ASCA) – Milano, 18 lug – Non si arresta la crisi dell’industria metalmeccanica lombarda. La denuncia e’ della Fim Lombardia, il sindacato della Cisl dei metalmeccanici, che questa mattina ha presentato il suo 35mo rapporto semestrale sulle situazioni di crisi del settore.
Nel primo semestre del 2013, restano ancora 2.819 aziende e 61.770 lavoratori coinvolte dalla crisi. La Fim Cisl registra cosi’ un’impennata di licenziamenti nelle piccole aziende: +43% rispetto a fine 2012. Complessivamente, sono ben 173 le imprese che nel primo semestre di questo anno hanno avviato nuove procedure di mobilita’, per 3.368 lavoratori. In aumento (+5%) anche le aziende che fanno ricorso alla cassa integrazione ordinaria (cigo): sono 1.714 nel semestre, con 39.882 lavoratori interessati (+3,75% su base annua). Crescono invece del 33,91% le aziende che ricorrono alla cassa integrazione straordinaria (cigs), che vede coinvolti 18.520 lavoratori (+2,88% rispetto al periodo precedente). Sempre alta la mobilita’, con 173 aziende (139 nel semestre precedente) che hanno proceduto a nuovi licenziamenti per 3.368 lavoratori, con un incremento del 42,35% nel dato tendenziale annuo. Licenziamenti che, evidenzia il Rapporto Fim Lombardia, derivano soprattutto da crisi con riduzione del personale (per il 65,6% dei casi) e per una quota rilevante da cessazioni di attivita’ on fallimenti (per il 34,3%). Non si arresta neppure il ricorso ai contratti di solidarieta’: 60 le aziende e 6.011 i lavoratori coinvolti nell’ultimo semestre. Salgono quindi a 398 gli accordi di contratti di solidarieta’ stipulati dal 2011 in Lombardia per 49.776 lavoratori. Segno, afferma la Cisl, del consolidarsi di una nuova importante attenzione per questo strumento di tutela dell’occupazione nella gestione della crisi.
”L’utilizzo crescente di cassa integrazione straordinaria e di mobilita’ – commenta Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia – dimostra la persistenza di uno zoccolo preoccupante di crisi di natura strutturale, con sospensioni di lungo periodo e assenza di prospettive”.
fcz/gc