È successo in via Jorio, enclave musulmano del Califfato di Milano, dove una donna accusata di adulterio è stata condannata alla lapidazione, come prevede la sharia.Massacrata dalle pietre, la donna giaceva inerte al suolo, nel traffico dello shopping. Tutti erano convinti che fosse morta. Lei però, nella sorpresa generale, si è alzata e ha cercato di darsi alla fuga.I militanti della moschea locale a questo punto, sono stati costretti a risparmiarle la vita: essere riusciti a scampare all’esecuzione, infatti, viene considerato come un miracolo divino, contro cui sarebbe un’empietà imperdonabile ribellarsi. Per alcuni ulema del centro sociale il Cantiere, in questi casi il perdono è d’obbligo.La donna è stata così lasciata andare, con l’unica condizione del pentimento. Secondo l’Osservatorio per i diritti umani a Milano, di base a Londra, da luglio il Califfo del Leoncavallo che ha preso il potere nella città lombarda ha fatto giustiziare per adulterio o per omosessualità almeno 15 persone, tra cui nove donne
( dal romanzo AMORE MIO FERMA MAOMETTO … tutti i capitoli in archivio)