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Lonate Pozzolo, crimine e politica

Creato il 17 luglio 2010 da Stiven1986

Lonate Pozzolo è da diverso tempo al centro dell’attenzione a causa dei traffici criminali. La maxi operazione di pochi giorni fa ha riportato Lonate alla ribalta, e ora si aprono dei retroscena politici:

«Se questi soggetti sono entrati in comune accreditandosi in qualche modo, qualcuno deve avergli aperto le porte». La frase, neppure tanto sibillina, di Danilo Rivolta (assessore all’urbanistica del comune di Lonate Pozzolo) evidenzia come la forte presenza di cirotani nella passata giunta che ha governato Lonate Pozzolo potesse facilitare in qualche modo le entrature di personaggi come Emanuele De Castro o Nicodemo Filippelli, arrestati nell’operazione Bad Boys e coinvolti nella maxi-operazione “Crimine”: «Non venivano mai da soli, erano sempre presentati da qualcuno – racconta Rivolta – e proprio per questo alle scorse elezioni non abbiamo ricandidato alcuni cirotani che avevano partecipato al primo mandato».

«Gli stessi carabinieri mi dissero che questa vicinanza tra Forza Italia e i cirotani non poteva continuare e io feci pressione perchè alcuni elementi non venissero ricandidati»

«Quando i carabinieri mi chiesero se avevo dei sospetti risposi loro che sapevano benissimo chi poteva essere stato ma quando mi chiesero di fare i nomi io non li feci», perchè? «Non aveveo ricevuto sufficienti rassicurazioni sulla mia sicurezza e quella della mia famiglia»

Praticamente Rivolta ci racconta che dei criminali facevano parte della precedente amministrazione comunale – candidati con Forza Italia – di Lonate Pozzolo, e sembra che i sospetti fossero diffusi, “erano sempre presentati da qualcuno”, e secondo Rivolta i Carabinieri “sapevano benissimo chi poteva essere stato ma quando mi chiesero di fare i nomi io non li feci”.

E’ anche un po’ l’elogio dell’omertà, se vogliamo dirla tutta.



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