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London Calling

Da Giulietta88
Trecento anni fa un prigioniero condannato alla Torre di Londra, per tenere alto il suo morale durante la lunga prigionia, scolpì il muro della sua cella con una frase che così recitava: "Non sono le avversità che uccidono, ma l'impazienza con la quale vengono sopportate". 
(James Keller, 1900-1977)
Ho scelto queste parole per concludere il 2011 perché voglio che siano il concetto chiave del mio 2012. I buoni propositi per l'anno nuovo non sono tanti, me ne basta uno: vorrei affrontare le avversità a testa alta, senza paura, perché la scommessa la vince chi è sicuro delle proprie capacità e con coraggio si oppone ai problemi. Il 2012 segnerà una svolta nella mia vita: in autunno concluderò il mio percorso accademico e allora dovrò tornare con i piedi per terra, guardare in faccia la realtà e sorriderle, perché io non smetterò mai di sognare. 
Domani parto per Londra e tornerò il 3 gennaio, così vorrei cogliere l'occasione per salutarvi e per augurarvi un felice anno nuovo. Passatelo con le persone che amate, perché non c'è niente di più bello dell'amore. 
Fly me to the moon and let me play among the stars...London Calling

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