London Fashion Week
Finirà domani la kermesse londinese della moda, dopo Parigi e New York sarà la volta di Milano, la città italliana sarà al centro dell'attenzione mondiale del glam e fashion. Per il momento lo staff di To May ha curiosato un pò tra quelle che saranno le prossime tendenze studiate dagli stilisti che hanno sfilato a Londra. Tra i brand storici naturalmente Pringle of Scotland, Burberry Prorsum, Vivienne Westwood ma c'è stato anche un ampio spazio dedicato ai nuovi talenti.A Londra ha sfilato soprattutto il nuovo bon ton, espresso d'abiti che vivono sul filo del rasoio di un equilibrio difficile da raggiungere: quello tra tendenza e "portabilità". Ad esprimere questo concetto soprattuo i completi, quasi vaneggianti, di Burberry che si adegua ad una globalizzazione avvallata da internet che è sempre alla ricerca della ragazza per bene, senza troppi fronzoli: micro mantelline completano abiti e trench che hanno la capacità di reinventare la silhouette con semplicità e originalità.
Gli altri due nomi da ricordare nelle ultime giornate di sfilate sono quelli di Christopher Kane e Erdem. Il primo utilizza il fiocco come stampa, ma anche come decoro tridimensionale, creando uno stile punk molto raffinato. Da Erdem, invece, si nota un lavoro molto originale su motivi e tessuti che hanno caratterizzato le ultime stagioni (su tutti, i toni fluo e i macramè a rilievo). Insomma anche Londra ha ospitato il meglio della moda e del fashion, ha avuto come protagonisti design alla continua ricerca dell'eleganza e della classe, senza eccessi e clamori, ma soprattutto senza mai trascendere.