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Long long ago...

Creato il 16 marzo 2011 da Luciusday
Non riesco a prender sonno, e così poco fa mi sono messo a riordinare delle foto in un cassetto della mia camera. Tra le altre, me ne saltata una in particolare davanti agli occhi: una foto di gruppo delle elementari.
Non di rado mi sono ritrovato a pensare a persone con cui per un po' di tempo avevo condiviso la classe, il banco, giochi, studi e abitudini in passato, ma mai mi ero soffermato così a lungo sui miei compagni delle elementari. Lo spunto è stato proprio la foto rinvenuta: mi sono rimesso a guardare i volti dei miei ex compagni di scuola, a vedere se ricordavo i loro nomi. Devo riconoscere che in genere ho buona memoria per nomi e volti, e questa volta non è stata l'eccezione. L'idea successiva è stata, direi, quasi logica: parlando di foto, non potevo non pensare al mitico faccialibro. Facebook infatti nasce proprio come piattaforma sociale per condividere foto, originariamente come sussidio per gli annuari accademici e scolastici delle università e college americani, poi, dato il successo emergente e le richieste assai numerose, si è reso compatibile anche con le altre istanze di condivisione, prima sempre di foto, allargato a una pubblica utenza sempre maggiore, in seguito anche a link, pagine, profili pubblicitari etc.
Come al solito ho perso il filo del discorso. Dicevo, mi è venuta l'idea di ricercare amici di elementari e medie su faccialibro - beninteso, fra quelli che non avevo già. Altri ne avevo già aggiunti come amici, o viceversa.
Ta-dan. Una volta trovati - qualcuno dopo aver scavato a fondo nella fossa delle omoninme - alcune volte non ho avuto difficoltà in riconoscere in loro i volti dei miei amici da bambini. Altre volte, più spesso nel caso dei compagni delle elementari, mi si sono poste davanti immagini di persone sconosciute, delle quali non conoscevo nulla. A seconda delle loro impostazioni della privacy, tutelata in maniera minore o maggiore, ho potuto avere accesso a diversi dettagli: amici in comune, foto, scuola/lavoro, note, bacheca. Mi sono reso conto che non sapevo più nulla di loro, ad eccezione delle notizie sentite dire, dei pettegolezzi, delle mezze voci di dubbia provenienza e di oscura destinazione, ovviamente con un livello di dubbio e incertezza che aumentava in proporzione al periodo trascorso senza vedersi. 
Alcune persone sono riconoscibilissime. Altre molto meno. Per fare qualche esempio, una bimba semplice e cordiale che ricordavo con piacere è maturata dentro il corpo di una ragazza snob e appariscente. E Lei, invece, prima timida e un po' strana la ritrovo in una foto molto trasportante di un bacio appassionato, con quello che deve essere il suo ragazzo. Il compagno allegro e giocherellone è divenuto un chitarrista metal dalle tinte oscure e a volte malinconiche.
Spesso ho pensato a loro, in particolare a quelli delle elementari, che non vedo da più tempo e che sono maggiormente cambiati rispetto ai ricordi che porto dentro. Mi è anche venuto in mente qualche volta di organizzare una cena di classe per rivedersi, di quelle che tutti gli altri (tranne io) riescono ad orchestrare, ma il desiderio di conoscerli "di nuovo" e come nuove e mutate persone si scontra col ricordo che conservo di loro: alcuni a me simpatici potrebbero esser cambiati, e mi piacerebbe  mantenere i ricordi di un tempo; altri già allora un po' "cattivelli" potrebbero aver confermato crescendo questa loro vocazione, magari in maniera pesante come mi giunge ogni tanto voce. Ma potrebbe essere anche il contrario, che tutti siano cambiati in meglio.
Mi piacerebbe riprendere contatto con queste persone, ma non vorrei prendere io l'iniziativa di questo evento. Non voglio che figuri come la rivincita di una qualche sfida persa in passato, come a qualcuno potrebbe sembrare. Nè voglio riscattare alcuni dei momenti peggiori ricordati. Vorrei solo tenerne di migliori, ma temo che ciò non sia possibile una volta rivisti gli altri miei "coetanei", o lo sia in maniera minore. Ma, come ho detto, potrebbe andare anche tutto per il meglio. Spero di riuscire un giorno a riunire tutti quanti, perlomeno una volta l'anno. Se non tutti, almeno la maggior parte.

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