Oggi, rispetto al 1970, le donne e gli uomini vivono in media oltre dieci anni in più, che però spesso non passano in buona salute
Oggi, rispetto al 1970, le donne e gli uomini vivono in media oltre dieci anni in più, che però spesso non passano in buona salute. È quanto emerge da sette studi diversi sull'aspettativa di vita pubblicati dal giornale scientifico The Lancet.
Rispetto a quarant'anni fa, nel 2011 l'aspettativa di vita per gli uomini è salita di 11,1 anni, mentre le donne vivono in media 12,1 anni in più. Eppure questi anni sono spesso condizionati da malattie come il cancro e le cardiopatie.
Per esempio dal 1990 sono cresciute del 38% le vittime del cancro (otto milioni nel 2010 contro i 5,8 milioni di vent'anni prima), mentre è sceso il numero di coloro che sono morti per malnutrizione o malattie infettive, dai 15,9 milioni nel '90 ai 13,2 milioni del 2010.
Nel ventunesimo secolo, la pressione alta (9,4 milioni di morti l'anno) e il fumo (6,3 milioni) sono le principali cause di rischio, seguite dall'alcol (5 milioni di decessi).
“Negli ultimi 20 anni, a livello globale, abbiamo aggiunto cinque anni all'aspettativa di vita media, ma di questi solo quattro vengono trascorsi in buona salute”, ha spiegato un ricercatore della Scuola per la salute pubblica di Oxford, Josh Salomon.
Le donne giapponesi sono quelle che vivono pù a lungo, con un'aspettativa di 85,9 anni, mentre fra gli uomini i piu' longevi sono gli islandesi, con 80 anni. La piu' bassa aspettativa di vita si registra ad Haiti (32,5 anni per gli uomini e 43,6 per le donne), ma il dato e' stato fortemente condizionato dalle 250 mila vittime del terremoto del 2010.
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