Magazine Diario personale

[Look... This is Just me!] Noi

Da Gloutchov
[Look... This is Just me!] Noi In un futuro prossimo, la razza umana vivrà un'epoca di serenità indicibile. Il diario di D503 ci racconta di questo futuro, e delle scelte drastiche fatte dall'uomo per evitare di ricadere negli errori del passato. La guerra dei duecento anni aveva decimato l'uomo, e rischiato di rendere sterile la Terra. Per ciò, i sopravvissuti, e vincitori del conflitto, hanno deciso per una società dove la 'proprietà privata', le 'invidie personali', e l'individualità stessa fossero bannate. Dimenticati i nomi propri, ognuno ha un proprio numero, un proprio compito, un proprio scopo di vita. Ogni uomo, su prenotazione, può chiedere di passare qualche ora con una donna. E viceversa. Tutte le case, le strutture artificiali, sono realizzate in vetro così che la parola privacy sia obsoleta. Un gruppo di controllori, guidati da un eletto chiamato "il grande benefattore", fa sì che non tornino certi istinti tra la popolazione. Soprattutto... l'intero abitato umano è separato dal mondo selvaggio, dalla natura, dalle tentazioni. D503 è il progettista capo dell'Integrale. La prima astronave del nuovo mondo. Essa andrà nello spazio per colonizzare nuovi mondi, e portare in quei luoghi la felicità, e lo stile di vita perfetto che l'umanità ha raggiunto con così tanti sacrifici. D503 vive una vita serena, dedita al proprio scopo, fino a che non conosce I330, una ragazza bellissima che gli mostra un mondo per lui neppure immaginabile. Lo aiuta a riscoprire le emozioni, e i sentimenti, e lo coinvolge in un progetto folle, ovvero quello di destabilizzare quanto l'umanità aveva costruito per salvarsi dall'estinzione.
Romanzo distopico che anticipa persino 1984 di Orwell (quest'ultimo pubblicato nel 1949, mentre Noi è datato 1920). Noi, di Evgenij Zamjátin, è evidentemente un romanzo denuncia che, sfruttando la fantascienza, vuole andare contro al regime Stalinista e che, per questo motivo, in quegl'anni non fu mai pubblicato in URSS, ma venne recensito in Europa, e apprezzato per il messaggio, e lo stile narrativo. Orwell stesso recensì in francese questo romanzo, e ciò la dice lunga su quanta influenza abbia avuto il testo sulla narrativa distopica occidentale. Ciò che ho apprezzato maggiormente di questo capolavoro è la capacità, da parte dell'autore, di vedere la vita futura come una formula matematica, di descriverla con termini tecnici, evitando il più possibile l'emotività (se non quando necessaria a scopi narrativi). E' davvero un'opera potente e unica nel suo genere, che consiglio a tutti gli amanti del genere, e non solo a loro.

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Postato da Blogger su Look... This is Just me! il 12/11/2013 08:52:00 AM

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