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Lorena Cacciatore

Creato il 10 agosto 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

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Pubblicato il 10 agosto 2012 con Nessun Commento

E’ impegnata negli studi all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, una delle più prestigiose scuole di recitazione italiane. Quanto conta la formazione accademica per diventare una brava attrice?
Credo che sia fondamentale in tutti i settori avere una preparazione tale da consentire di svolgere al meglio la tua professione.
Il talento, unito alla tecnica e allo studio, ti dà una marcia in più, questa è una verità assoluta. Nel mio caso, la parentesi accademica (insieme ad altri corsi di approfondimento e stage di formazione) mi ha dato più sicurezza: a scuola puoi permetterti di sbagliare e imparare dai tuoi errori. Saltare questo step e affidarsi unicamente al cosiddetto “talento” è un grande rischio.
E, allo stesso modo, sedersi sulla propria preparazione non giova, bisogna costantemente tenersi in allenamento, di fatto l’attore è come un atleta che non può permettersi di vivere di rendita, altrimenti rischia di perdere il tono muscolare faticosamente conquistato. Detta così può sembrare una fatica immane e non nego che non lo sia ma ha il suo fascino…le cose facili non piacciono a nessuno… credo!

In “Agrodolce” ha lasciato il segno grazie alla sua interpretazione di un personaggio ambiguo e difficile come quello di Eleonora Scaffidi, la figlia di un boss mafioso. Preferisce interpretare ruoli drammatici e tormentati o leggeri e comici?
Io mi diverto sempre quando un personaggio mi mette in difficoltà come attrice, che si tratti di ruoli drammatici o più leggeri. Più è alto l’ostacolo, più la sfida diventa interessante! In realtà ho sempre affrontato ruoli di personaggi abbastanza tormentati e in poche occasioni mi è capitato di cimentarmi nella commedia. Devo dire comunque che nell’ultimo lavoro concluso da poco (fiction Rai Uno dal titolo “Rosso San Valentino” Regia Fabrizio Costa), ho potuto cimentarmi nelle sfumature della commedia e mi sono divertita tantissimo.

Una donna bella e giovane quanti e quali pregiudizi deve scavalcare per essere considerata una brava professionista?
Credo che il problema varia a seconda delle persone, è come ti poni che fa sempre la differenza. Io non ho avuto la necessità di scavalcare nessun pregiudizio, perchè in fondo non ce ne sono stati.
Probabilmente finora ho fortunatamente incontrato solo persone intelligenti che mi stimano e mi apprezzano unicamente per quello che faccio; se in futuro dovessi incontrare quell’altra tipologia di persone ho dalla mia un’arma molto tagliente e un difetto enorme che non credo riuscirò mai a levarmi: la schiettezza e la mancanza di diplomazia!

Quali sono gli attori da cui trae ispirazione?
Anche se dovessi avere a disposizione mille anni di studio ci sono dei grandi che sono e saranno sempre ineguagliabili, e tra questi senz’altro i nomi del nostro fulgente passato cinematografico: da Mastroianni alla grandissima Anna Magnani.
Tra i contemporanei, amo follemente Leonardo Di Caprio -il vero ed unico erede di De Niro- e poi Glenn Close, Meryl Streep, Helena Bonham Carter (alla quale invidio praticamente tutto, compreso il genio del marito!!!).

Ha lavorato nel film tratto da “L’amore è imperfetto”, un romanzo che esplora tante tematiche legate all’amore come la passione, la scoperta, la consapevolezza, il superamento e la crescita. Si tratta dell’esordio letterario e alla regia di Francesca Muci. Lei interpreta Adriana, una giovane sensuale e libera. Cosa le rimarrà dentro di questo personaggio?
Adriana è un vero e proprio ciclone, è uno di quei personaggi che o si ama o si odia. Ti travolge con la sua dirompenza e al tempo stesso ti fa un’enorme tenerezza perchè dietro quella sua energia esplosiva e a tratti irritante nasconde una profonda solitudine. Da ogni personaggio rubo parti della loro vita per “purgare” e vivere meglio la mia.
Di lei porterò nel cuore la fragilità di bimba cresciuta e questo suo vivere giorno per giorno senza prendersi troppo sul serio… d’altra parte se io fossi così anche nella vita reale, dato il mio mestiere, sarei proprio una sfigata!

Secondo lei l’amore è davvero imperfetto? O conserva una visione ancora romantica e idilliaca dell’amore?
Ci credevo da bambina nel principe azzurro, adesso sono diffidente verso chi si spaccia come tale, nasconde qualcosa per forza: l’uomo perfetto non esiste e se esistesse sarebbe una noia mortale. Quindi viva le imperfezioni che non escludono la possibilità di vivere ugualmente l’amore romantico.

Come si vede tra vent’anni dal punto di vista professionale e personale?
Pensare al futuro un pò mi spaventa. Mi auguro di invecchiare con l’uomo o la donna

icon smile Lorena Cacciatore   vetrina incontri
che amo e di essere fino all’ultimo consapevole delle mie capacità e forte delle mie ambizioni: voglio essere una donna e un’attrice appagata.

Professionalmente, c’è qualcosa che vorrebbe migliorare nella sua vita?
Voglio imparare a recitare in inglese, la sola conoscenza della lingua, che nel mio caso è giusto “un po’” appannata non basta. L’esperienza di recitare in una produzione estera mi alletta moltissimo.

In questo periodo di crisi, a suo parere per la gente comune quale ruolo assumono “svaghi” culturali come l’arte e il cinema?
Ad ogni medioevo segue sempre un rinascimento, la storia ce lo insegna e proprio in questo periodo di oscurità sociale, economica e politica l’arte dovrebbe essere uno spiraglio di luce a cui aggrapparsi  non come un’esperienza unicamente fine a se stessa -come purtroppo tanti dei nostri governanti vecchi e nuovi vorrebbero farci credere- ma come unica possibilità di crescita per risvegliare le troppe coscienze addormentate.
La gente non vuole pensare, vuole solo “svaghi”che nascono e muoiono lì, accendendo e spegnendo il televisore, questo è sbagliato. La cultura non è sinonimo di noia; cultura significa nutrimento, crescita, sviluppo e l’arte ed il cinema hanno quest’obbligo sociale, devono dare stimoli (siano essi positivi o negative) e far pensare la gente.

Pregi e difetti di Lorena Cacciatore
Dico sempre quello che penso, nel bene o nel male, questo aspetto non so ascriverlo nella sfera dei pregi o dei difetti…
Per il resto, il mio concentrato mortale di difetti supera di gran lunga quello dei pregi: sono cocciuta, testarda, permalosa…molto permalosa. Ma qualche buona qualità ce l’ho, posso dire a gran voce di essere molto leale, nell’amicizia come nell’amore e poi…so cucinare molto bene!

Progetti in cantiere?
Diversi e tutti assolutamente top secret…non fosse altro che sono una scaramantica doc…ecco… un altro dei miei difetti! Uno tra questi in particolare coinvolge anche il mio compagno, l’attore Alessio Vassallo, ci stiamo ragionando su perchè vorremmo tornare a lavorare insieme.
Dopo la felice esperienza di “Agrodolce”, sul cui set ci siamo conosciuti e innamorati quattro anni fa, non è più capitato di lavorare insieme…dobbiamo rimediare.

Un ringraziamento a Katya Marletta Press Agent.

Angela Laurino

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