E’ ancora affannato, Lorenzo Spanò, poiché sta percorrendo i suoi ultimi metri di quello che potremmo definire uno splendido e suggestivo percorso della testimonianza. Lo abbiamo infatti rintracciato telefonicamente a poche centinaia di metri dalla piazza del mercato di Moncalieri, pronto a raggiungere con il suo compagno di viaggio, il campano Aldo Grippi, Casa UGI, l’organismo di cui è volontario da 27 anni ed il cui messaggio ha portato in giro per l’Italia nei quindici giorni di avventura intrapresi: <<Un’esperienza indimenticabile ed arricchente – esordisce – assolutamente da ripetere. La stiamo terminando ed il pensiero vola già alla prossima edizione, magari nel 2014>>. Prende fiato un attimo e ricorda: <<Però sono orgogliosamente nonno ed ora è giusto che dedichi un po’ di tempo alla mia famiglia>>. Un nome magico, quest’ultimo, per Lorenzo e per quanti ancora la considerano l’entità di espressione per antonomasia. Di sé e dei propri affetti più intimi.
Proprio le famiglie, quelle conosciute a Torino, nella veste di volontario che ha sofferto in prima persona per una malattia fortunatamente guarita del proprio figliolo, sono state al centro di questo viaggio dai mille volti compiuto in bicicletta: <>. Non nasconde la commozione, Lorenzo, e l’enfasi del racconto lo fa diventare quasi fiaba: <>. Uno su tutti?: <>. Interi paesi si sono mobilitati per seguire le gesta di Lorenzo e del compagno di viaggio: <>. Ed ora ecco Lorenzo inforcare nuovamente la bicicletta, pronto a percorrere, in compagnia dei molti ciclisti che lo hanno e li hanno voluti raggiungere, gli ultimi metri che li separano da casa UGI. Una prima, questa, che merita di essere ripetuta, naturalmente sulle due ruote, una delle passioni sportive di Lorenzo, con il nuoto.