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Lorin Maazel

Da Loredana V. @lorysmart

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Raccolgo, con un po’ di ritardo, l’invito di Isabella…ed eccomi a parlare di Lorin Maazel, scomparso il 13 luglio.
Enfant prodige, di origini ebraiche ma nato nel 1930 in Francia e costretto per via delle leggi razziali ad emigrare negli Stati Uniti, fu scoperto da Arturo Toscanini che, all’età di soli 11anni, lo chiamò a dirigere la prestigiosa orchestra sinfonica della NBC . Non era solo direttore d’orchestra, ma anche violinista e compositore: sua l’opera “1984” ispirata all’omonimo romanzo di George Orwell.

La passione per la musica lo portò ad abbandonare gli studi di matematica e fisica a Pittsbugh per dedicarsi inizialmente al violino, quindi al perfezionamento della direzione. A soli 21 anni vinse una borsa di studio che lo condusse in Italia, dove approfondì lo studio della musica barocca. Approdò infine a Catania nel 1953 poi, due anni dopo, alla Scala di Milano. Nel 1958, ormai già conosciuto, diresse un concerto con il grande Arturo Benedetti Michelangeli. Dal 1960 in poi fu alla guida delle principali orchestre mondiali, nei teatri più famosi: Bayreuth, Berlino, Cleveland ed altri. Dal 1982 al 1984 fu sopraintendente della Wiener Staatsoper; dal 1993 al 2002 fu direttore musicale della Radio Bavarese e dal 2002 al 2009 direttore della New York Philarmonic. Nel 2006 gli fu conferita la direzione a vita della Symphonica Toscanini. Nel 2013 diresse l’orchestra della Fenice di Venezia, in occasione del decennale della ricostruzione, anche se l’anno precedente aveva annunciato la sua decisione di ritirarsi per problemi di salute, lasciando la direzione della Munich Philarmonica Orchesta.

Al suo attivo una corposa produzione discografica, comprendente oltre trecento titoli.

La sua energia era proverbiale, essendo in grado di dirigere, alternando ben tre orchestre, tutte le Nove sinfonie di Beethoven… Collaborò anche con il cinema, dirigendo le orchestre delle colonne sonore della “Carmen” di Francesco Rosi ed “Otello” di Franco Zeffirelli.

Uomo di grande fascino personale,amante dell’Italia, molto noto anche per la sua eleganza, sia nel vestire che nel dirigere, nel 1996 diresse con estro ed allegria il Concerto di Capodanno a Vienna…Ed è con questo che lo voglio ricordare.



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