
Qui stanno sponsorizzando Coconuda?
L’amore. Sappiamo essere una delle questioni più delicate che l’animo umano può incontrare durante il suo progetto di nascita, crescita e di disperazione. Tutti lo rincorrono, nessuno lo vuole, tutti fanno finta di non aspettare, tutti lo desiderano ardentemente. E quando lo si ha?Come lo si riconosce?E soprattutto, come lo si tiene aggrappato a noi per sempre?Durante una delle mie letture non impegnative, che sia sull’autobus o tra Kant e Baumgarten non ricordo, mi è apparsa la notizia hollywoodiana dell’ennesima rottura.“Non ti occuperai mica di certe nefandezze?” chiede la mia mente ormai illuminata da strane filosofie tedesche.“Giammai” risponde la mia parte frivola che continua a coltivare il suo appezzamento di materia grigia. Ashton Kutcher ha lasciato la bellissima Demi Moore. Il toy boy lascia il talamo nuziale stufo di avere a che fare con una donna che lo è con la D maiuscola. Tralasciando inutili retoriche su quanto sia difficile imbastire una relazione che sia duratura a Hollywood e su quanto la differenza di età abbia influenzato il loro rapporto, vorrei invece soffermarmi sul dopo.Sul post-mortem.Sul post-trauma.Pare infatti che la povera e derelitta Demi Moore stia come uno straccio a fine pulizia.Ha dato segni di cedimento al compleanno di Miley Cirus ( e direi che già questo poteva essere un campanello d’allarme), rivolgendosi poi al guru spirituale Deepak Chopra ( e chi se no?).Niente e nessuno è stato capace di tirarle su l’animo, così di bianco vestita ha deciso di ritirarsi a vita privata in rehab. Pure lei.Ormai è una vera e propria moda. Vai in giro senza mutandine? REHAB. Ti droghi e ti sniffi anche il cacao? REHAB. Leggi i libri di Alfonso Luigi Marra? REHAB.La nostra Demi cerca di dimenticare un amore importante durato sei anni, un bell’amore visto la fisicità del suo ex-Ashton.Con qualunque mezzo disponibile a 49 anni tenta di chiudere questo capitolo della sua vita.Mi ha fatto riflettere molto, quale sconfitta più grande per una donna se non quella di esser lasciata in balia della solitudine, ad un passo dai dolorosi 50 anni, magari per una sciacquetta insulsa e più magra?E soprattutto: con che piombo nel cuore ci si rinchiude in una rehab senza famiglia o affetti?Che fine hanno fatto i pianti infiniti con le amiche storiche, i chili di gelato davanti ai filmetti rosa e gli sfoghi urlando le peggio cose ad un mondo sempre troppo rumoroso?Le star hanno i life-coach e noi gli amici raggiungibili a qualsiasi ora del giorno e della notte.Le star hanno la psicologa e noi una madre attenta.Le star hanno la rehab e noi una casa in una valle sperduta della bergamasca dove piangere in silenzio e far pace con noi stessi.



