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Lost in Yamato – Quinta Puntata – 2009 – Old & New

Creato il 20 marzo 2014 da Egosistema

Lost in Yamato

Parte Quinta – 2009 – Old & New

 

Quinta Puntata con il nostro viaggio del 2009, visitiamo l’antico quartiere di Nara e il post modernismo di Osaka dopo un giro fra l’autentico quartiere popolare della capitale commerciale del Kansai!

 

giovedì 20 agosto 2009

12 – The Old and New

 Oggi ho di nuovo fatto il biricchino…

Bè era comprensibile dopo aver camminato non so quanti km nelle ultime tre giornate (Himeji , Horyu-ji e Todeji) ero leggermente provato e stanco.
Mi sono svegliato un pochino tardi, ma mi sono mosso lo stesso per Nara e andar a visitare Naramachi.
Arrivo giusto giusto per pranzo e mi infilo in un bel ristorantino dove mangio una tempura di salmone (più tante altre cosine che c’erano insieme) per una miseria (630 yen!) poi inizio la camminata per il quartiere storico.
Silenzio e quiete anche qui, nessun turista straniero, solo giapponesi, abitanti o turisti, che si incamminavano per queste tranquille viuzze, ogni tanto si apriva un museo, oppure un tempio, così puff… all’improvviso ed era bello andar così a scoprir le cose

:)

Yamato

Ho visitato un’antica sala da te e un tempio buddista vecchio di 1200 anni… anche questo patrimonio dell’umanità dell’unesco, il bello che per una buona mezz’ora sono stato l’unico visitatore e mi sono goduto la quiete accovacciato sui tatami di fronte ad Amida, non è che zitto zitto mi sto convertendo!

:D

Yamato

Ero proprio impigrito dalla pesantezza alle gambe e dal sole e dal passeggiar sereno che avrò passato un’ora nel parco di Nara a godermi i cerbiatti e le cicale, tra un pò mi addormentavo e venivo rosicchiato dai simpatici Bambi!

Torno ad Osaka prendendo un’altra linea che mi portava a Namba che è ad una fermata di metrò da Shinbaiashi, il mio quartiere.
Ci ero già stato quindi sereno esco da Namba Station imparando una semplice regola di Osaka, la JR (Japan Railways) Namba Station non è la Namba Station fermata del metrò!
Qui non è come a Tokyo dove le stazioni sono fuse insieme, treni e metrò gemellati in amore e d’accordo, quindi esco da JR Namba Station e mi ritrovo a Shinjuku! No non proprio, ma palazzoni enormi, luci, strade soprelevate (solo due livelli però, non 5) casino, ragazze che ballano! Un’altra Osaka e pensare che mi ero appena svegliato dal viaggio in treno, per cui ero pure rinco come una biglia fusa.

Mi salva la mappa che avevo sul Touch (non si contano le volte che mi ha salvato il Touch) e incamminandomi intravedo il profilo lontano dell’altissimo albergo vicino al mio piccolo piccolo, un palazzo per fortuna particolare e distinguibile.
Non avevo molta fame, la tempura (e la merenda di tre briosches diverse più caffè che mi ero scofanato a Nara… ops…) mi aveva saziato, per cui decido di fare foto strane e diverse a Dotombori e Shimbaiashi.

Yamato

Ok, la prima che pubblico non è proprio scema, ma è cristallina e mi piace tanto, poi lo vedete il lungo canale sulla sinistra? Ecco li nel videogioco Yakuza 2 si svolge una scena bellissima ;-D

Yamato

Questa invece è un pò più scema, pensate che mentre giocavo con prospettive ed angolazioni c’erano pure giapponesi che mi prendevano sul serio!
Dicevo che non avevo fame, però qualcosa dovevo mangiare, così mi è venuto in mente che io ho una casa qui a Osaka, chiave magnetica, forno a micronde, frigo, televisore, tavolo, sedia ecc…
Per cui decido di fare il giapponese che rincasa dal lavoro (alle 10 di sera naturalmente) e passa al AM-PM a prender qualcosa da mangiare per la sera.
In effetti era pieno di giapponesi che si prendevano da mangiare dopo il lavoro!
Mi accatto gli ultimi tramezzini magici di AM-PM (secondo me li drogano, li sogno la notte tanto son buoni!) patatine, succo d’arancia e caffè solubile, insomma tutto mangiar sano e mi dirigo a casina.
Qui attacco la tv e mi guardo un Drama (telefilm giapponese) e cavolo… stupendo! Si capiva abbastanza, anche perchè giocano spudoratamente sugli sguardi e azioni, i dialoghi sono minimali, ero affascinato dal quantitativo di emozioni che riuscivano ad esprimere gli attori solo guardandosi, quando i giapponesi veri hanno tutti una faccia da poker che avercela nella vita reale.

Così eccomi qui, in vestaglia giapponese (gentilmente offerta dall’albergo) ciabattine e sigarettina post caffè che scrivo e mi guardo le pubblicità giapponesi, che sono tutte dei piccoli grandi capolavori, sono delle storie, sono… vabbè difficile da descrivere, ma mi stregano!

Good Night and good Drama!

:)

venerdì 21 agosto 2009

13 – Billiken and the Go and the Sky and of course the Light

Sentivo di averle fatto un torto…

Insomma in fondo ero andato solo a visitarne il suo meraviglioso castello…
Ero stato egoista, avevo pensato solo alla mia passione per il Giappone medievale e non le avevo dato abbastanza attenzione…
Era tempo di rimediare!

OSAKA!

Mi armo di guida presa da Maruzen a Tokyo e dedicata interamente a lei, stilo il piano di battaglia in un bel cafè vicino all’albergo e sono pronto, prima tappa: Shinsekai!

Yamato

Visitare questo delizioso piccolo quartiere, coronato come un principe popolare dalla bellissima e particolare torre Tsutenkaku mi ha affascinato e commosso per moltissimi motivi.
Il primo è che ho fatto la conoscenza di Billiken, un dio popolare e del popolo simpatico, sorridente e pronto a soddisfare i tuoi desideri se strofini i piedini alla sua statua all’ultimo piano di Tsutenkaku

:)

Yamato

Poi mi ha commosso ripercorrere i passi di Kazuma Kiryu, salire come lui su per la Tsutenkaku, individuare, come lui fece, il palazzo dove si celava un importante indizio, mangiare nello stesso ristorantino dove aveva mangiato lui con la sua socia poliziotta di Osaka…
Quanti ricordi… lacrimuccia…

;)

Poi mi ha stregato, affascinato, stupito e rapito per non so quanto tempo scoprire che le sale da gioco di Shogi e Igo di Yakuza 2 esistono davvero! Ero li, attaccato alla vetrina affascinato dai giocatori di Go che con una maestria e leggerezza ponevano le loro pietre bianche e nere sulle lucide tavole 19×19!
Dovete sapere che da un pò mi diletto a giocare a Igo, perdendo regolarmente in tavole 7×7, ma rapito dalla liquida fluidità e profondità strategica di questo gioco unico e affascinante.
Volevo quasi entrare, sedermi ad un tavolo e farmi massacrare su una tavola 19×19, ma ho intuito che quello era un luogo giapponese, per giapponesi, parte della loro tradizione e vita e mal avrebbero sopportato uno straniero, così scarso tralaltro.

Ecco Shinsekai mi è sembrato un quartiere autentico, vero, giapponese nel midollo, anzi “osakese” fin nel midollo, i negozi, il cibo, ogni cosa, ogni edificio trasudava autenticità di ritmi, tempi e tradizioni reali e vissute.

Yamato

Stordito da tutta quella autenticità, sognante e rapito decido di andare a rinfrescarmi le idee sul Floating Garden Observatory.

Questo osservatorio è posto in cima ad uno dei più avvenieristici e futuristici edifici del Giappone, neppure a Tokyo si trova nulla di così innovativo e visionario: Shin-Umeda City Sky Building.

Qui trovo un Doutor! l’espresso di Doutor… finalmente! Di fronte ad un parco, un parco dentro il grattacielo, con una cascata inversa, nel senso che l’acqua veniva spinta dal basso in alto… quanto ad essere visionari e ad aver voglia di sperimentare i Giapponesi hanno molto da insegnare alla vecchia Europa.

Yamato

Lo vedete il buco al centro? Ecco tutto li intorno è accessibile, senza vetrate, senza nulla fra te e il cielo!
E’ il primo (unico) osservatorio di questa altezza dove si può passeggiare senza grate, senza soffitti, senza nulla fra te e il cielo e la città e l’oceano e il vento e il sole.
Senza parlare del rientro, dove si percorrono scale mobili sospese (le due linee diagonali al buco) e un’ascensore scoperto che mozza il fiato… letteralmente, per la pressione che sottopone e la vista che offre (il tubo sulla sinistra).

Un’esperienza unica, ma unica per poco ci ritornerò sicuro una sera al tramonto, ma non stasera, infatti avevo osservato una pubblicità, sulle carrozze del metrò, di un festival delle lanterne al castello di Osaka, stasera e domani. Così mi dirigo allegro verso il castello e intanto mi è venuta una voglia matta di Okonomiyaki che nel chiosco di fronte all’ingresso preparano buonissima.
Sono li che me la godo seduto sui tavoli del chiosco quando purtroppo si mette a piovere

:(

Per fortuna avevo l’ombrello, avevo letto sul Touch che poteva piovere, ma speravo in Billiken e nella pratica scaramantica che quando ti ricordi l’ombrello stai sicuro che non lo usi.
Ma non mi lascio fermare e comunque scatto qualche foto a questo spettacolo stupendo, in pratica tutto il parco antistante al castello è stato cosparso di lanterne, dove la gente se vuole ci poggia intorno dei cilindri con scritto i propri desideri…
Che bello
:)

Yamato

Così finisce una bellissima giornata, con Ayumi Hamasaki nelle orecchie (sapete che da qualche giorno è uscito il suo nuovo disco!! Aspetto di comprarlo a Tsutaya di Shibuya, oramai è un rito) e una passeggiata di rientro nel parco del castello fresco di bagnata umidità.

Osaka è bellissima, diversa, molto diversa da Tokyo, ne più ne meno bella, diversa, con carattere e una spiccata personalità, poi si mangia benissimo

:)

E non è finita…

Good Night and Things as They!

Fine Quinta Puntata, alla prossima per immergersi nel misticismo dei due templi più belli e suggestivi del Giappone!

つづく


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