Lost in Yamato
Seconda Puntata – 2011 – Samurai Spirit
Seconda puntata con la serie 2011 di Lost in Yamato!
Raggiungiamo vette vertiginose e viaggiamo verso il Castello dei Corvi!
martedì 5 luglio 2011
3 ( Japan 2011 ) The long way to Landmark Tower
Giorno di bucato :)Stamattina mi alzo presto (relativamente presto…) e faccio il bucato, mentre mi godo la colazione, scendo ancora rinco e ficco i vestiti nella lavatrice, poi infilo 100Yen nella macchinetta che mi sputa il detersivo e un’altra polverina inquietante che verso pregando prima di chiudere e fargli fare il suo lavoro.Mentre lava torno in camera e mi sparo il mio bel nescafè caldo ponendomi un quesito fondamentale, estremamente pregnante e indicibilmente decisivo… Yokohama o Odaiba? Si perchè avendo spostato la gita a Matsumoto a domani mi era rimasta voglia di andar comunque in viaggio e da Tokyo ci sono 2 località vicine, ma non troppissimo dove dilettarsi: Yokohama e Odaiba Yokohama è la seconda città del Giappone con i suoi 3,6 milioni di abitanti e naturalmente qui è considerata una puzzetta, poco più di un estensione cresciuta di Tokyo, mentre Odaiba è un quartiere moderno strappato al mare sulla baia di Tokyo che si raggiunge con un bellissimo treno senza autista attraversando il ponte più bello di Tokyo: il Rainbow Bridge.Scendo a vedere i disastri della lavatrice, ok, tutto a posto i colori dei vestiti al loro posto e profumano pure di pulito ficco tutto nelle asciugatrici e continuo a dibattere, Yokohama o Odaiba?Alla fine vince Yokohama, per svariati motivi, fra cui il fatto che parte di Odaiba è un cantiere aperto per via del passaggio di proprietà alla Mori (quella della Mori Tower di Roppongi).Per cui mi dirigo a Shibuya e da li con la Tokyu Toyoko parto per il Porto Futuro (Minato Mirai)Percorro tutto il tratto fino al capolinea di Motomachi dove c’è un bellissimo parco, qui inizio la lunga, lunghissima passeggiata verso la Landmark Tower semplicemente il grattacielo più alto del Giappone con l’ascensore più veloce del Giappone che con un picco di 750 metri al secondo ti spara dal 1 al 69esimo piano in 40 secondi! :O
Eccola laggiù, piccola sulla sinistra
Si sente l’odore dell’oceano dal passeggiare per il parco e il sole picchia duro, subliminerei direttamente allo stato gassoso se non fosse per un vento fortissimo che spira dall’oceano (almeno penso, non importa è una goduria) durante la passeggiata mi rinfresco in un baretto carino, fumo sereno in una smoking area nell’inferno rosso dei turisti arrostiti, ovvero degli antichi docks inglesi convertiti in centro commerciale su una piana di sole cocente.
L’inferno Rosso
La Landmark Tower però si avvicina, percorro tutto il tratto pedonale che divide il parco e la torre, fra ponti circolari sospesi, passatoie in legno che fiancheggiano centri commerciali, scalinate vaporizzate, ponti in metallo su laghi artificiali, in effetti la passeggiata è un surreale miscuglio fra l’iper capitalistico, il naturalismo e l’orgoglio giapponese, ascoltando Ballads di Ayumi Hamasaki è qualcosa di eccezionale, sono contento di aver scelto Yokohama, sopratutto quando ti ritrovi sotto quella bestia gigantesca e meravigliosa della Landmark Tower.
Si avvicina…
Ed eccola!
Io ero laggiù sulla destra dove c’è quella nave nera, laggiù lontano…
Ovviamente si sale all’osservatorio, ovviamente si viene fagocitati da quel stupendo centro commerciale che sono le Queen’s Tower, tre grattacieli accanto alla torre che formano un enorme centro di uffici e negozi come mai se ne vedranno in Italia, non potete anche solo concepire cosa sia un centro commerciale finchè non venite in Giappone, le Gru poi vi sembreranno dei miseri calzolai di quartiere.
Qui i centri commerciali si snodano per piani e piani sopraelevati e sotterranei, hanno un’estensione che a girarli tutti a piedi puoi passarci giornate intere, hanno fermate della metro dedicate al loro interno!
Una città nella città, un porto futuro
Torno a Shibuya dormendo sul treno della grossa (dovrò proprio parlarvi dei treni più diffusamente prima o poi) e da li prendo la Ginza line per… indovinate… Ginza :)
Ginza è sempre Ginza
Adoro il Ginza 4-Chome, adoro godermelo dalla terrazza del Doutour, starei delle ore ad osservarne il passaggio pedonale, il viavai, il traffico, è bellissimo, anche se alcune insegne sono spente forse è ancora più suggestivo, più elegante.
Finora l’unico effetto della mancanza di elettricità che ho visto a Tokyo (nel 2011 vi fu lo Tsunami che sconvolse il Giappone e il caso della centrale atomica di Fukushima, che riforniva il 30% di elettricità di Tokyo NdR), oltre una città e degli abitanti che sono tutto e per tutto identici al 2009, è qualche grado in più di aria condizionata che è una pacchia per me e qualche insegna spenta, per il resto fai fatica a ricordarti del terremoto e dello tsunami, ma proprio tanta fatica.
Vorrei andar ad Akihabara, ma è tardi, così torno al mio quartierino di Nippori, scovo un ristorante carino e a nanna presto, domani gita e devo trovare la linea per Matsumoto (Chuo Line) a Shinjuku e non sapete cosa voglia dire, ma di questo e chiss’à quant’altro rimanete sintonizzati su questo filo della rete
Good Night Blue Sky
martedì 5 luglio 2011
4 ( Japan 2011 ) The Samurai spirit live far away
Che rivelazione Matsumoto :)La prima gita del Japan 2011 è stata rocambolesca ed entusiasmante, vorticosa e rivelatrice, ma andiamo con ordine.Mi sveglio abbastanza presto e raggiungo la stazione di Shinjuku dove localizzo immediatamente la Chuo Line per Matsumoto, evento assurdamente raro! Vi parlerò più diffusamente di questa stazione, vi basti sapere che movimenta 3 milioni e mezzo di passeggeri al giorno, si avete letto bene, 3 milioni e mezzo al giorno ed è la più grande stazione ferroviaria del globo, per cui trovarsi di fronte la linea giusta senza neppure cercarla è come vincere l’enalotto, il treno stava per partire e mi ci infilo dentro. Si tratta del “Azusa” Limited Express (si qui i treni più fighi hanno nomi propri) e nel giro di 2 ore e mezzo mi ha portato a Matsumoto la porta delle Alpi Giapponesi, equidistante da Nagoia e Tokyo nel nord ovest del Giappone.Le alpi giapponesi dal trenoSolo che mi sbaglio con il biglietto… non prendo il supplemento Limited Express e me lo fanno pagare sul treno, penso sia una multa, invece no! Quando faccio il biglietto di ritorno mi accorgo che mi hanno fatto pagare il supplemento senza multa alcuna, che gentiliDa dentro questo treno comodissimo (si si, va bene devo proprio farlo questo speciale sui treni) mi godo un paesaggio meraviglioso delle valli e delle montagne verdi di pini del Giappone, una meraviglia, il solo biglietto vale il paesaggio che ti scorre di fronte dagli enormi finestrini che ti godi meglio di un film
Ma perchè Matsumoto, ma che domande… per lui! Il castello di Matsumoto, il Castello dei Corvi :)
Questo castello nero (in contrapposizione all’Airone Bianco di Himeji è il più antico castello del Giappone con ancora le travi in legno originali del 1590! Ed è bellissimo
Che meraviglia!
Ovviamente si può visitare e il giro inizia dal ponte originale in legno laccato di rosso che porta all’ingresso fortificato principale.
Che continua meraviglia!
Dopo essersi tolte le scarpe si visitano tutti i 6 piani (5 esterni, 6 interni) a piedi scalzi sul pavimento di legno levigato da 400 anni di uso, questo castello è stato costruito per puro scopo militare, nessuna residenza del Daymio, puro scopo bellico difensivo, dentro è piccolo, funzionale alla guerra.
La vista da lassù
Quando Tokugawa prese possesso della provincia del Kanto, diede il castello in mano al suo primogenito, che alla vittoria del padre nella battaglia di Sekigahara (ve la ricordate vero? finito il tumilto delle guerre, concesse la costruzione di un’ala particolare che solo pochi castelli in Giappone hanno, l’osservatorio della Luna, dal quale si puo osservare dai tre lati esposti all’intero arco lunare notturno.
Osservatorio della Luna
Per quanto più piccolo dell’Airone Bianco (molto più piccolo) ha un fascino marziale meraviglioso, in più essendo lontanuccio da Tokyo non è pieno di turisti, lo si assapora con calma, immergendosi nell’atmosfera dell’antico medioevo giapponese
Il Castello dei Corvi vale tutta la fatica fatta per raggiungerlo e per ritornare anche, mi rimane poco tempo dopo la visita del castello, solo una piccola escursione a quella che la guida definisce un lascito di un’antica via commerciale del periodo Edo che costeggia il fuime che attraversa Matsumoto, li trovo un piccolo Cafè e sul dehor mi godo l’aria fresca e aromatica delle Alpi Giapponesi, beandomi del bellissimo tempo che ho trovato oggi Ma quanto è bello!Al ritorno prendo il “Super Azusa” Limited Express che è ancora più Super Limited di quello dell’andata e in 2 ore sono di nuovo a Shinjuku, dove uscendo mi accorgo che qui a Tokyo aveva diluviato di brutto, c’erano i laghi per i marciapiedi!Mi muovo stanco stanco verso il residence, previa sosta da Family Mart a prendere un paio di tramezzini per cena (ve lo detto che qui i tramezzini sono drogati vero? sono di una bontà indecente!) devo preparare la valigia, domani si va ad Hiroshima Ho già il biglietto, niente stazione di Shinjuku, ma la spero più tranquilla stazione di Tokyo (si chiama come la città