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Creato il 09 maggio 2012 da Gianrelli @gianrelli

Il tuo nome, Peppino


Da poco planato in Sicilia tra le baracche di un territorio stremato dal terremoto, immerso nella lotta di un popolo stretto tra il dramma e la mafia, improvviso nella mia vita irrompe il tuo nome quel lontano 9 Maggio 78…
esplode sconosciuto come un fuoco sempre più caldo e vivo col passare degli anni… io che credevo di fare, di essere militante impegnato e coerente mi sono imbattuto in te nel tuo impegno, nel tuo ardore nel tuo coraggio inimitabile…
e da allora, da quel primo corteo tra la gente atterrita di Cinisi che spiava da dietro gli scuri di un’atavica impotenza quel fiume variopinto di giovane forza che gridava con rabbia il tuo nome più di 30 anni sono già passati…
metà di una vita da quel giorno memorabile in cui una truce menzogna di stato ha tentato di coprire il tuo martirio dipingendoti, come gìà Giangiacomo suicida o dinamitardo inesperto…
troppo a ridosso d’un cadavere eccellente vittima di un terrorismo imbecille puntualmente usato per mistificare infangando la tua e la nostra volontà di rivoltare il vecchio mondo per costruirne uno migliore di cui tu già ne eri cantore e poeta…
quante albe e tramonti da quel giorno che è deflagrato in molte coscienze pulite di donne e uomini storditi dalle notizie spezzettate e confuse che andavano componendo un quadro in cui l’unica certezza era che tu non c’eri più…
non ci saresti stato più tra i compagni non avremmo più sentito la tua voce a radio aut ma da allora il tuo nome echeggia ovunque è lievitato fino a coprire i continenti è germogliato in menti d’ogni etnia ha suscitato emozioni dagli schermi favorendo lo sviluppo di nuove promettenti consapevolezze…
da allora ogni anno il 9 maggio è il momento dell’inventario delle lotte, di qualche battaglia vinta in una guerra ancora lunga, dei caduti esemplari  come i tanti Giovanni Falcone che dai loro posti hanno conquistato una morte importante come la tua…
ogni anno il tuo sacrificio diventa sempre più ingombrante per chi aveva pensato da vigliacco di insudiciare la verità ma anche in giorni comuni, sempre tu ci costringi a fare i conti con la nostra coscienza con il nostro umore d’irriducibili…
ci costringi a confrontarci con l’immenso capitale che il tuo nome rappresenta timorosi di dilapidarlo…
non più solo contro un Tano Seduto boss locale più o meno potente oggi, ci si batte contro un orco globale chi vuole rubarci l'acqua chi avvelena l'aria chi uccide ogni ora di più il pianeta… contro un governo nuovo ma che è vecchio di sempre di menzogne e di ingiustizie di leggi buone per lorsignori e sferza e miseria per gli altri…
ah! caro Peppino, se tu vedessi oggi che stiamo peggio di ieri quando la DC dei sepolcri imbiancati era il nemico che sembrava imbattibile  e noi irriducibili mai domi quasi rischiamo di rimpiangerla… quel grande corpo di balena si è trasformata in orde di squali di voracità insaziabile che tutto divorano con il muto assenso di un popolo di spettatori drogati…
ah! Peppino sai, è vero il Cavaliere Nero è caduto ma sono certo che soffriresti a vedere lo scempio di parole nobili come democrazia e libertà mentre un potere camaleontico continua a violentare una ben misera Italia…
ho il terrore di pensare che anche tu pur con la tua lucida forza oggi potresti rischiare di rimbalzare contro il muro di gomma di questa società ed essere costretto come me a sperare solo nell’indennizzo della storia…
e poi, nel tuo nome oggi con mio immenso strazio si dividono anche i compagni per egoismo e stupidità per voler primeggiare in purezza d’ideologie applicate, mentre tu hai sempre e solo agito per un bene comune universale e ti assicuro che il tuo nome, Peppino vivrà per sempre scolpito nei nostri cuori di chi non si arrende mai…

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