Ospite della giornata di chiusura del Giffoni Film Festival, Luca Argentero, è stato applaudito ed ammirato da centinaia di fan che evidentemente subiscono il suo fascino. Il bell’attore torinese ha parlato del suo percorso da attore, della piattaforma digitale che ha inaugurato per contrastare la pirateria, Megatube, e dei suoi prossimi film.
Quali erano i tuoi obiettivi dopo la laurea (Argentero è laureato in Economia e Commercio, n.d.r.) e l’esperienza del Grande Fratello?
Negli ultimi dieci anni della mia vita sono successe tante cose. Il mio obiettivo era non fare un lavoro in giacca e cravatta e ci sono riuscito.
Com’è stato il tuo impatto con il mondo del cinema?
Ho iniziato con la Comencini e poi mi ha battezzato Ozpetek. Mi hanno raccontato che si consultarono prima di iniziare le riprese di Saturno Contro per capire se ero realmente affidabile.
Come si impara a recitare?
Io non ho fatto un percorso canonico. Consiglio ai ragazzi il contrario, quindi studiate prima di iniziare questo tipo di carriera. Ho avuto però il lusso di apprendere questo lavoro facendolo. La mia scuola sono stati gli attori e i registi con i quali ho lavorato.
E’ la prima volta per te al Giffoni?
No, in realtà torno al Giffoni dopo dieci anni, quando venni in veste di intervistatore per Sky insieme a Sarah Felberbaum, che poi è diventata anche lei una brava attrice.
Quali sono i prossimi film in cui ti vedremo protagonista?
Ho finito proprio ieri le riprese del nuovo film di Edoardo Leo (dal titolo provvisorio Noi e la Giulia, n.d.r.) e già non vedo l’ora di cominciare il prossimo. E’ la storia di quattro quarantenni a cui va tutto male che decidono di aprire un agriturismo. Il giorno dell’inaugurazione arriva invece un mafioso a chiedere il pizzo e invece di pagarlo lo sequestrano. E’ la personalissima lotta alla mafia di quattro personaggi improbabili. Poi il 2 ottobre uscirà Fratelli Unici con Raoul Bova.
Scelgo i film in base a tre parametri fondamentali: la sceneggiatura, i colleghi e il regista.
Com’è stata l’esperienza da conduttore delle Iene?
In verità arrivai in un momento di transizione. Il vero mattatore era Enrico Brignano, la mia era un’incursione. Il divertimento è alle base di tutte le mie scelte e poi io sono anche un fan delle Iene quindi è stato un vero piacere condurlo.
Sappiamo che sarai presto protagonista anche di una nuova fiction. Di cosa si tratta?
Si chiama Ragion di stato ed è diretta da Marco Pontecorvo. Interpreto un agente segreto ma alla fine è una storia d’amore con la pistola (ride, n.d.r.). L’ambientazione è quella della grande spy story, una sorta di Homeland de noantri.
Come reagisci alle critiche?
Ci sono una decina di persone di cui mi interessa realmente il giudizio. Io sono molto renziano, sposo la politica del fare, non mi faccio molti problemi se mi propongono Amici, una fiction, un bel film o un brutto film. Mi va di fare, di crescere, creare. La critica è necessaria, magari anche interessante che non mortifica il mio entusiasmo nei confronti della vita in generale.
Perché in Italia esiste oggettivamente un problema legato alla distribuzione cinematografica e si vedono così tanti film brutti in giro?
Ecco, come rispondere a questa domanda senza perdere il lavoro (ride, n.d.r.). In Italia non ci sono moltissime sale e soprattutto mancano gli spettatori. Al primo raggio di sole ci fiondiamo al mare e ci dimentichiamo del cinema. In Francia le sale sono sempre piene anche ad agosto, mentre in Italia escono quei piccoli film indipendenti che hanno poca fortuna. Abbiamo bisogno di alcune riforme che rivoluzionino il nostro cinema, parlo anche da produttore visto che ho una piccola casa di produzione.
Ci racconti il progetto Megatube?
Ho deciso di aprire una piattaforma web che raccogliesse il meglio della rete tra serie televisive e cinema. Si chiama Megatube ed è già online. Abbiamo immaginato una piattaforma che riuscisse in ciò che fino ad ora la rete non è ancora riuscita a fare ovvero monetizzare la produzione web. Una finestra di distribuzione sul web dove si esaltavano i contenuti che vengono caricati. E’ ancora in fase iniziale ma l’elemento rivoluzionario è l’inserimento di film non in prima visione ma che consente agli utenti di usufruire di uno streaming gratuito ma legale che costituisca anche uno strumento antipirateria. I diritti dei film vengono regolarmente acquistati e diventano fonte di guadagno per gli autori grazie agli spazi pubblicitari inseriti all’interno dei contenuti video.
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net