Uno degli sport che sta riscontrando un sempre maggiore interesse da qualche annetto a questa parte è il poker, tanto che ormai se ne parla ovunque: nella Rete, sui giornali sportivi e molto anche in televisione. Premettiamo che per noi commari la collocazione delle partite di poker all’una di notte è perfetta, perché concilia il sonno. Sì, proprio così, il poker ci fa dormire, ci annoia mortalmente. Non ci giochiamo nemmeno a Natale perché per per noi l’unico azzardo è contrattare il prezzo delle rape con Tom Nook nel magico mondo di Animal Crossing, e purtroppo il poker proprio non riusciamo a seguirlo nemmeno in tv.
Che sia uno sport (sport?!) prevalentemente maschile è ovvio, visto che le donne sono mosche bianche, ma anche il calcio è soprattutto maschile, perché delle povere eredi di Carolina Morace si parla poco e niente, eppure noi femminucce lo seguiamo lo stesso perché, diciamocelo, i calciatori sono fighi, tamarri, ma fighi. Ci tengo a precisare che io sono una delle poche che il calcio lo guarda perché le piace la tattica (davvero!) molto più dei calciatori che sono invece troppo truzzi, e guarda moltissimi altri sport solo per il gusto della competizione tra gli atleti. Se devo fare un discorso di bellezza, però, ribadisco che il nuoto è chiaramente lo sport ‘ndo cojo cojo, ma dal poker mi aspettavo sinceramente di più!
Se a una ragazza dici “giocatore di poker”, vi assicuriamo che il pensiero va subito al bello e maledetto, come Eric Bana in Lucky you (bel film, rovinato nel doppiaggio italiano dal commento di Fabio Caressa), e comincia a sognare di essere la Drew Barrymore di turno che gli ruba il cuore e lo redime. Invece, se guardiamo i giocatori italiani (quei due che conosciamo…) ci ritroviamo questi tipi con la faccia da furetto (il furetto come animale è molto carino, ma, appunto, solo come animale…). Con tutto il rispetto per la loro indiscussa bravura di cui però non capiamo un’emerita ceppa (un punto a poker non è bello quanto un pallonetto, né quanto un salto con l’asta o un arrivo al traguardo prima degli altri), il nostro suggerimento è questo: cari tizi che avete deciso di portare il poker in tv, prima di tutto smettetela di ricorrere ai reduci dei reality perché togliete nobiltà a questo gioco, secondo, se volete più pubblico femminile, andate a scovare l’Eric Bana de noantri, magari in qualche casino online, che ne so, rendete obbligatoria la foto dei giocatori sui siti di poker o fate loro un provino. Insomma, trovate un bello e dannato senza occhiali da sole (perché gli occhiali da sole infighiscono chiunque, si sa) e noi promettiamo di smettere di considerare le voci di Giacomo Ciccio Valenti e Luca Pagano solo un noioso sottofondo per la nanna…
Cosa abbiamo:
Dario Minieri, ossia Corrado Guzzanti bambino, che peraltro vestito da ultrà e con quella catena al collo di "mazzarissimo" oro giallo ci piace ancora meno di quanto potrebbe
Luca Pagano, un simil-nerd non geek
Cosa vogliamo:
Uno come Eric Bana. E mica chiediamo troppo, no? Accontentateci!
Beccatevi pure il trailer del film che ci ha fatto capire anche il Texas Hold’em…
Con la faccia da poker,
la vostra Maria Gaga.