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Luca Tom Bilotta

Creato il 07 marzo 2015 da Destinazione Libri @destinazionelib

luca tom bilotta 1Oggi conosciamo un autore che sta facendo parlare molto di sè e siamo sicure che ne sentiremo parlare tantissimo. Ma non solo qui, nella nostra bella Italia, ma anche là, in quel posto lontano che è meta ambita per tantissime forme d’arte.

Il suo trampolino di lancio il nostro Paese, ma grazie alla sua bravura, alla sua determinazione lui sbarca in America.

Un autore da scoprire.. e noi vogliamo farvelo conoscere….

Ciao Luca, benvenuto nelle pagine di Destinazione Libri, sappiamo che la domanda è difficile, ma rompiamo il ghiaccio, parlaci di te, chi sei, cosa fai oltre a scrivere, insomma conosciamoci.

 “Se dovessi definirmi potrei usare 5 parole: scrittura, cinema, passione, sperimentare e bambino. La scrittura ovviamente è la mia professione e la mia passione. E’ stato anche il mio lavoro per tanto tempo facendo il giornalista. Il cinema è un’altra cosa che mi piace molto e quando ho saputo che la storia di The Orange Hand sarebbe stata trasformata in una fiction televisiva la soddisfazione è stata grandissima. Passione e sperimentare sono presto spiegate, due aspetti del mio carattere e due parole da tenere sempre con me. Bambino perché tutto parte da lì, dal fatto che ho sempre sognato, da grande, di fare lo scrittore.”

Se dovessi spiegare il tuo stile, come lo descriveresti?

“Direi asciutto, giornalistico e lineare. Non amo tanti salamelecchi, giri di parole o frasi complesse. Uno dei problemi iniziali della mia carriera da scrittore è stato proprio la semplicità di linguaggio, che è tipica del giornalismo. Nel mio libro The Orange Hand ho raggiunto una sorta di compromesso: la trama è complessa, dinamica e si sussegue con un ritmo incalzante nella narrazione, eppure il linguaggio è semplice, diretto.”

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Un’esperienza  all’estero importante, il sogno americano che si delinea, chi ti segue sui social ha seguito il tuo percorso, il tuo cammino verso una meta così importante.  ma tu come ti senti ad aver realizzato questo?

“Ancora incredulo. Sono una persona che ama stare con i piedi per terra, quindi vivo questo momento con estrema gratitudine verso coloro che hanno sostenuto il mio percorso con grande coraggio e cerco di fare un passo alla volta. Affronto tutti questi meravigliosi cambiamenti e rivoluzioni con lo spirito di un viaggiatore, che si muove in una terra sconosciuta e misteriosa con rispetto e riflessione. Ovvio è che la felicità di scoprire cosa mi attende nel domani è immensa”.

Luca, l’America è un traguardo raggiunto o un punto di partenza?

“Un fantastico punto di partenza e un bellissimo traguardo raggiunto”

 Il tuo libro preferito.

“Ovviamente uno dei libri di Ken Follett. Adesso siamo compagni di banco! A parte gli scherzi, sono un complottista nato e adoro questo genere di storie”.

Qual è la fase più difficile nella stesura di un libro?

“Ci sono alcuni momenti in cui la mente si annebbia, in cui le idee sembrano guizzare fuori dal cervello, in cui i pensieri si accavallano e la fretta sembra volerti assalire. Hai costruito il tuo personaggio, la sua essenza e ora devi farlo muovere nel modo giusto. Di solito quello è il capitolo del libro che più mi da soddisfazione, una volta uscito dall’empasse”.

Il tuo futuro  lo vedi nel nostro  Bel Paese o in America?  Esiste per Luca un’altra destinazione?

“Dopo l’esperienza in America, in cui da bravo italiano ho provato spesso nostalgia del nostro Bel Paese, ho ridimensionato tante certezze. Ora che sono tornato in Italia, credo di aver lasciato qualcosa anche negli Stati Uniti. Vorrei che il mio orizzonte puntasse all’ altrove. Alla scoperta, ovunque essa sia”.

Il vero  lettore è per natura  critico, accanito, pungente, insaziabile, curioso. Tu che lettore sei?

Esattamente così. Insaziabile. Un divoratore di libri”.

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Romanzo concluso. Revisioni fatte. Bozze corrette. Quale è la sensazione che provi dopo aver messo l’ultimo punto, quello che segna la fine di quelle pagine?

“Gioia. Soddisfazione. Leggerezza. Voglia di uscire per una passeggiata”.

Raccontaci la novità più interessante del tuo futuro prossimo.

“Anatole, il mio nuovo libro. Penso di poterlo definire il primo libro al mondo con colonna sonora, un Jazz-thriller da leggere e ascoltare. Vuole essere un’opera diversa da tutte le altre, in cui due arti come musica e scrittura viaggiano di pari passo in un’esperienza bisensoriale. Le note avranno un ruolo fondamentale come le parole, tutto ruoterà attorno al mondo del Jazz. Sarà anche uno spaccato storico che andrà dagli anni del proibizionismo agli straordinari anni Sessanta, ambientato nella patria del cinema, Hollywood. Non vi aggiungo altro, anche se ci sarebbe molto da dire…”.

Il tuo rapporto con i social … quale è quello a cui dedichi maggiore attenzione?

“Il mio diario di viaggio è Facebook. Aggiorno il mio profilo e racconto ai miei followers le ultime novità, con commenti spontanei e informali. Amo gestire la mia pagina in completa autonomia, perché tanti di quegli utenti poi alla fine sono diventati amici e mi piace lo scambio che si crea ad ogni post”.

Hai già vinto un concorso, con il tuo primo romanzo Biografia Arancio Sangue. che consiglio daresti a chi vuole affrontare questa prova?

“Non ho consigli da grande maestro, mi verrebbe da dire che l’importante è crederci, insistere e non abbattersi. Lo so, sembra retorica, ma non è vero che si va avanti solo attraverso conoscenze e perché ‘si è figli di’. Io sono la testimonianza di chi, pur non avendo avi altisonanti, ha creduto nelle sue potenzialità. Poi certo, un pizzico di fortuna non guasta mai”.

Una chiacchierata con Destinazione Libri, perché questa scelta?

“I blog che parlano di libri e letteratura sono molto importanti e mi hanno supportato tanto all’inizio della mia carriera da scrittore, dandomi spazio e fiducia. Per questo accetto sempre volentieri l’invito di altri blogger, appassionati di lettura come me.”

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La domanda che non ti abbiamo fatto e che ti aspettavi? falla e rispondi pure

Sei Felice? Si, anche se ho paura a gridarlo.

Cosa ti piacerebbe rimanga al lettore del tuo libro The Orange Hand?

“La curiosità di immaginare il sequel”

Lui è Luca Tom Bilotta, e lo ringraziamo per essere stato con noi in queste pagine, intanto vi ricordo il suo sito

http://www.tombilotta.com

dove potrete seguirlo.

Cari lettori,  alla prossima chiacchierata… buona lettura

Alessandra



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