Il presidente Paris è fiducioso
E’ subentrato a Morgante dopo solo sei partite di campionato (quattro vittorie e due sconfitte) e ha dovuto gestire un gruppo formato da altri e composto da nomi altisonanti (D’Alessandro, Fuschi, Cini, Shiba), assortiti male e con pochi centrocampisti.Alessandro Lucarelli (dal suo arrivo ha dovuto gestire questa rosa per due mesi, tenendo d’occhio la vetta della classifica, per rendersi conto di quanti di loro sposavano il nuovo progetto. “Mi dispiace che qualcuno si considerava già sul mercato perché mi avrebbe fatto senz’altro comodo se fosse restato con me. Ho dato a tutti la possibilità di rimanere ma forse si sentivano già fuori dal gruppo” afferma il tecnico.
Poi, dal 7 dicembre, è iniziato un altro campionato con gli arrivi del 96’ Ciciotti in porta, del centrocampista Sassarini, del fantasista Bisegna (16 gol in 16 partite disputate), degli attaccanti Miccichè e Bittaye (quest’ultimo tesserato a dicembre con l’arrivo del transfert) e del difensore Di Francia. Un ottimo lavoro portato a termine anche grazie alla preziosa collaborazione del ds Stefano De Angelis che ha permesso di rinforzare la squadra riducendo il budget. Peccato per Piccioni che ha dovuto fermarsi dopo soli due mesi per la rottura del tendine di achille.
“Ho dovuto ricominciare un nuovo lavoro con il gruppo – spiega Lucarelli – e nel mese di dicembre, dopo tre vittorie, è arrivata la sconfitta di Francavilla che sommata al ritiro del Borrello e conseguente riduzione dei punti, ci ha portati ad avere un ritardo di 8 punti dal Paterno, eravamo terzi in classifica dietro al Francavilla che aveva tre punti in più”.
E a tal proposito Lucarelli non si risparmia: “Non me ne voglia nessuno – prosegue il mister – ma i punti con il Borrello li avevamo acquisiti sul campo e non ci andavano tolti. Con due punti in più domenica prossima saremmo andati a Vasto avendo a disposizione due risultati su tre e non condannati a vincere per forza come adesso. Senza contare le ammonizioni e squalifiche che ho patito in quella gara con il Borrello, oltre il fatto che avere tre punti di vantaggio nelle ultime partite forse avrebbe scoraggiato le concorrenti e magari avrebbero mollato prima. Non penso che l’episodio sia stato fatto per avvantaggiare qualcuno, ma di certo l’episodio è stato gestito male”.
Da allora la corazzata biancoverde ha iniziato il recupero: su tredici partite ne ha vinto 11, con un pareggio ed una sola sconfitta. A metà marzo, quando l’Avezzano ha riposato, il Paterno non ne ha approfittato pareggiando in casa con il San Salvo. Così come quando a fine marzo il Paterno ha pareggiato ancora in casa con il Martinsicuro non traendo vantaggio dal pari dell’Avezzano a Pineto. Quel punto di vantaggio, che resiste dalla ventinovesima giornata, potrebbe essere davvero molto pesante.
Ma non bisogna dimenticare che c’è ancora l’ostacolo Vastese, una squadra ed una piazza difficile da affrontare. “Non dobbiamo pensare a questa gara come quella che ci darà la vittoria del campionato, ma ad una partita da vincere. D’altronde è stato il nostro credo per tutto il campionato, siamo una squadra votata all’attacco con il solito 4-3-3 con Bisegna sulla linea dei centrocampisti, come dire quattro attaccanti di ruolo e i 74 gol realizzati (miglior attacco) danno ampia testimonianza di questa propensione offensiva. E’ stata la mia filosofia di gioco da quando sono arrivato, altrimenti non avrei mai recuperato tanti punti di distacco dalla vetta”.
Ma Lucarelli è preoccupato: “Sarebbe un vero peccato se venisse confermato il divieto (dal Prefetto per partita a rischio), ai nostri tifosi di assistere alla gara. Tifosi che adesso sono molto vicini alla squadra che incitano costantemente e che vengono numerosi perfino agli allenamenti. La città vuole la Serie D, vuole ritornare a respirare calcio vero. Così come il presidente Paris che vuole tagliare il traguardo a tutti i costi, a tal punto da mettere sul piatto un lauto premio partita ai giocatori in caso di vittoria”.
Ma c’è sempre la Vastese di mezzo…“Certo, una buona squadra che il prossimo anno potrebbe avere una concorrente in meno per la corsa alla Serie D” conclude il tecnico.