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Lucca Sicula-Ares Menfi, vince l’antisportività

Creato il 07 febbraio 2013 da Lanzaron @lanzaron

Lucca Sicula-Ares Menfi, vince l’antisportività

Ares Menfi 2011

Un pareggio vergognoso quello ottenuto ieri dal Lucca Sicula (squadra di casa) ai danni della compagine menfitana guidata dal tecnico Vito Alesi.
La gara, valevole per la 1a giornata di ritorno del Campionato Provinciale di Agrigento di Terza Categoria, si è giocata più sul piano minatorio che su quello tecnico/tattico. Un risultato viziato dalle intemperanze dei tifosi locali (definiamoli così) che hanno “abilmente” indotto l’arbitro, con pressioni psicologiche ed atteggiamenti da far west, a prolungare la partita con un recupero di ben 16 minuti, il tempo necessario per permettere alla squadra di casa di pareggiare una gara immeritatamente.
Un comportamento assurdo quello assunto dai sostenitori, o pseudo-tali, della squadra di casa aiutati, in varie fasi, anche dal comportamento dalla dubbia moralità sportiva dei suoi stessi rappresentanti sportivi.
Un atteggiamento fortemente antisportivo tenuto durante tutto l’arco della gara e non solo. Spesso, infatti, si è avuta l’impressione di essere tornati agli anni ottanta, per l’atteggiamento intimidatorio e altamente anticalcistico tenuto dalla tifoseria del Lucca Sicula. Comportamenti che ieri ci hanno lasciati esterrefatti ed amareggiati. Noi, che tra le nostre mission prevediamo la trasmissione di valori ispirati a principi di sana, corretta e leale competitività sportiva, ci siamo fortemente indignati per quanto accaduto.
Per l’ennesima volta, sono venuti meno i principi che da sempre sono l’anima di questo sport: lealtà sportiva, l’onore, la cultura della sconfitta hanno difatti avuto la peggio verso l’operato di quei pochi incivili. Al danno si aggiunge la beffa, infatti, coloro i quali intimorivano l’arbitro sullo svantaggio, dopo i 16 minuti di recupero ed il conseguente pareggio, gli stessi erano a protezione dell’incolumità del direttore di gara.  
Ma da chi lo proteggevano ?
La scrivente “A.S.D. Polisportiva Ares Menfi 2011”, per mezzo dei suoi dirigenti e del suo stesso allenatore, mostra solidarietà e vicinanza all’arbitro per le ignobili pressioni subite ed invita, altresì, la FIGC ed il Giudice Sportivo a riconsiderare una ripetizione della gara in un campo neutro ed, eventualmente, impedire per l’intero Campionato di ritorno che altre squadre subiscano simili umiliazioni in quel terreno di giuoco. Il nostro auspicio è che il commissario Giardina, presente durante la gara, possa testimoniarvi quanto da noi appena denunciato. Quest’ultimo ha anche potuto constatare che un giocatore espulso del Lucca Sicula, non solo non ha mai abbandonato il terreno di giuoco nonostante il cartellino rosso, ma ha anche continuato a disturbare e ad infierire sull’operato dell’arbitro per tutti i minuti finali della gara.
Siamo coscienti che l’episodio non coinvolge, naturalmente, tutti i tesserati della società sportiva né tantomeno tutta la città di Lucca Sicula ma riguarda, bensì, una ristretta cerchia di “antisportivi” che nulla hanno a che fare con il mondo dello sport. Però, ci preme ricordare, che il Codice di Giustizia Sportiva nell’art. 4 si pronuncia chiaramente sulle “responsabilità delle società sportive” e pertanto invitiamo tutti gli attori interessati a prenderne visione con il fine di garantire, oggi ed in futuro, l’incolumità psico-fisica incondizionata a tutti gli atleti e su tutti i campi da giuoco.
Oggi, in attesa che la società sportiva del Lucca Sicula si renda pubblicamente estranea e lontana da questi spiacevoli accadimenti, diamo Noi per loro, le più sentite scuse ai nostri tesserati per non aver avuto modo di fare sport in totale serenità e nel pieno rispetto delle regole.
Menfi, 03 febbraio 2013
A.S.D. Polisportiva Ares Menfi 2011

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