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Lucio dove vai

Creato il 03 marzo 2012 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg
Lucio dove vai
Come ho saputo che Lucio Dalla è morto? Ero al mercato di quartiere sotto casa mia, quando una signora del banco frutta si è avvicinata al marocchino titolare della bancarella cd\dvd  e ha detto: “ potevi vende i cd de’ Lucio Dalla…sai i sordi che facevi”, l’altro ha replicato stancamente: “ perchè?”- e la signora: “ è morto”.
Dunque la morte vende. Forse è per questo che quando muore un artista ci si dimentica che è stato anche un uomo, con le sue bellezze, le sue bruttezze, con i suoi foruncoli, e nel caso di Lucio Dalla - il grande Lucio Dalla -la sua parrucca spudoratamente bionda lì a sottolineare quanto ci fosse ancora lo stesso berretto di tanti anni fa a coprire la pelata che tanto lo imbarazzava. Proprio quel Dalla che diceva di aver faticato anni per trovare un compromesso con lo specchio, e quel Dalla che cantava: “Lucio dove vai, perché copri col berretto rosso il grigio che c’è in te”, ma anche il Dalla che alla fine della stessa canzone diceva: “ridi”, e lo stesso Dalla che cantava l’amore, l’autoerotismo, l'intervista con l’avvocato, Bonetti, Bologna, il mare, il cielo, la luna, Nuvolari, Senna. Sappiate che quel Lucio Dalla che tutti (anche i detrattori) hanno canticchiato o cantato, quel Dalla del quale alcuni hanno la discografia completa in vinile, e che con la sua sigla apriva Lunedì Cinema quando noi eravamo adolescenti, è stato un uomo come tutti gli altri. Dunque perché lasciarlo in pasto ai soliti commenti cretini che si fanno quando muore un’artista? Un artista deve passare per la recensione del critico anche quando muore? Se ci piaceva guai a toccarlo, se ci faceva schifo giù con le ingiurie. Dall’idolatria alla merda senza passare per l’umanità.
Stessa sorte è toccata di recente a tanti divi stranieri: Amy Winehouse ? Una miliardaria drogata per chi la disprezzava e voleva scrivere qualcosa (secondo lui) di originale, oppure l’unico vero talento femminile della black music, come se non fosse mai esistita Aretha Franklin o Shirley Bassey. Whitney Houston ? Idem con patate.
A questo punto potrei anche io proporre uno fra le decine di brani che rappresentano Lucio Dalla, ma preferisco il silenzio: nella musica è contemplato anche quello. Meglio fregarsene una volta tanto dell'artista e avere rispetto della morte, quello che molti non hanno quando muore un vip, pensando che un vip sia altro da noi, cioè un idolo o una merda da vendere e comprare.
In fondo non voglio neanche avere rispetto della morte, perché della morte tutt’al più si può avere paura, sapete com’è: LA MORTE NON MUORE MAI. E allora voglio avere rispetto di chi muore, sperando che quando mi toccherà, altri lo avranno di me.
Un saluto a Lucio e un saluto agli idolatri veri o mancati.

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