Psss. ragazze, ci siete?
Bene.
Mandate i vostri uomini a comprare il latte (tranquille, ci metteranno un po', dato che i negozi a quest'ora sono chiusi ma loro se ne renderanno conto solo tra mezz'ora e cinque supermercati girati a vuoto), ma soprattutto mettete a letto i pupi, perchè stasera si parla di cose vietate agli uomini e ai minori.
Questo perchè un paio di sere fa sono stata invitata dalla Princess ad una vendita in casa un po' "particolare". Se le nostre nonne andavano alle vendite in casa di pentole, le nostre mamme si sentivano avveniristiche perchè andavano a quelle della Tupperware, la Princess ed io siamo andate ad una vendita in casa di sex toys.
So che può sembrare strano, ma esiste un progetto che si chiama "la valigia rossa" (già ribattezzata "Tuppersex" da Marie Claire) e che ti porta in casa una consulente molto preparata in fatto di sessualità ed erotismo.
Niente pubblicità, se cercate su internet nemmeno lo trovate, un sito italiano de "la valigia rossa". Trovate solo un canale youtube nel quale alcune consulenti hanno pubblicato qualche tutorial per insegnare ad utilizzare qualche strano aggeggio (sì, hanno mostrato la faccia). Quello che fa "la valigia rossa" è portare a domicilio, a gruppi di amiche, sex toys e spiegare come funzionano e come possono essere utilizzati. Se la montagna non va al sex toy...
Un progetto che a mio avviso è fantastico, perchè in un ambiente amichevole e confortevole si può parlare di tutto e porre domande talvolta anche imbarazzanti ad una persona preparata. Domande del tipo "ma tu dici tranquillamente in giro che lavoro fai?".
Ecco, tutto questo dopo un po', non subito.
Ad inizio serata ero imbarazzatissima: 16 donne ed io conoscevo solo la Princess, a parlare di sessualità e di giocattoli, tanti dei quali nemmeno sapevo che esistessero.
La Princess ed io, che abbiamo una reputazione da difendere, ci limitavamo ad annuire serie, con l'aria di due che la sanno lunga. In realtà tante cose le guardavamo come fossero antani.
La serata è iniziata provando profumi e creme ai feromoni, per poi passare alla biancheria intima. Oggettini sexy che passavano di mano in mano, mentre la consulente ci suggeriva mille e più modi con cui avremmo potuto sperimentarli. Il tutto con musica rilassante in sottofondo.
Poche volte ho riso così tanto in vita mia. Un'esperienza unica e incredibile: toccare con mano (letteralmente) giocattoli di cui avevo solo sentito nominare, sbucati magicamente da una valigia rossa che ne sa una più del diavolo.
Al termine delle prime presentazioni il tavolo di casa dell'amica della Princess era ridotto in questo stato (ho volutamente applicato un francobollo a cuoricino per nascondere ai minori il lato più osè della faccenda):
Dopo una breve pausa a metà serata, allietata da dolcetti, il tutto si è spostato dall'erotico allo spinto, e dalla valigia rossa hanno iniziato a sbucare spugne per la doccia vibranti, sex toys di varie forme e dimensioni, perfino con un inquietantissimo effetto lucina di Natale, che visto il periodo sarebbe la morte sua.
Non ce la facevo più dalle risate, davvero.
Varie forme e consistenze, in una situazione irreale, nella quale una ragazza ci spiegava ogni minimo dettaglio. Nel frattempo un incenso ai feromoni si disperdeva nell'aria.
Perfino il pacioso gatto della padrona di casa si è accoccolato sulla valigia, ha iniziato a fare le fusa come un pazzo e, ad un certo punto, a graffiare come un indemoniato. Era maschio e nell'aria c'erano più ormoni che particelle di ossigeno. Il poveretto non capiva più niente.
Il momento clou è stato quando la consulente ha tirato fuori un oggetto dalla borsa annunciando "e questo è Johnny!".
Ecco, l'amico Johnny ve lo lascio solo immaginare. Mi limito a raccontavi che Johnny è telecomandato e si può attaccare, come suggerito dalla consulente, perfino al vetro della doccia.
Alcuni dei suggerimenti della consulente riguardavano l'utilizzo dei sex toys nella coppia.
Ad un certo punto la Princess, che quanto a capacità di essere diretta è molto più fornita di me, ha chiesto alla consulente: ma scusa, a me darebbe fastidio se lui una sera arrivasse a casa con una bambola gonfiabile e dicesse "amore, stasera siamo in tre". Non ti pare che anche a lui potrebbe dare fastidio se una sera arrivassi a casa io con Johnny?
La risposta della consulente ha toccato più o meno questi punti:
- Certo uomini si sentono in competizione con un sex toy, ma molti no. Tanto dipende dal livello di maturità della persona.La Princess ed io ci siamo guardate perplesse, e senza dire una parola abbiamo saputo di essere arrivate alla stessa conclusione, differente rispetto a quella della consulente.
- Il sex toy non è che un giocattolo, e come tale va trattato. Sta a noi, se lo vogliamo, proporlo al partner in questa chiave.
Se lui una sera arrivasse a casa con una patonza in peluche di nome Afrodita come quella che fa parte dell'armamentario della valigia rossa o ancora peggio con una bambola gonfiabile, scatterebbe la legnata, altro che competizione e competizione. E guai a chi osasse dire che siamo immature, perchè ce ne sarebbe per tutti.
Il triangolo no, non l'abbiamo considerato. Nonostante la geometria non sia un reato, penso che se una persona necessita di un terzo incomodo, forse dovrebbe porsi delle domande riguardo alla qualità della propria vita di coppia.
Secondo me, quando lui e lei sono in armonia, non c'è spazio per altro. L'altro non passa nemmeno per l'anticamera del cervello, o no?
L'altro va bene per un addio al nubilato, per saperne di più, per giocare, ma non per vivere un rapporto di coppia o per rompere una monotonia. Se c'è monotonia ci dovrebbero essere anche degli altri campanelli d'allarme, no? In fin dei conti abbiamo solo trent'anni, mica novanta di cui settanta trascorsi a giocare a ramino al circolo anziani.
Ma forse sono io che sono più adatta alle pentole ed ai Tupperware...
La Redazione