Credo che ogni donna abbia detto, o si sia sentita dire almeno una volta: “No, dai, lui non è proprio il tipo”.
Normalmente ce lo sentiamo dire dalle amiche, che ci vogliono rassicurare sulla fedeltà, sulla buona fede o sull’irreprensibilità del nostro partner. Magari mentre siamo assalite dai dubbi sulla possibilità che stia intingendo il suo biscottino in una tazza che non è la nostra.
“Poi figuriamoci, se dovesse tradirti mica lo farebbe con un’oca come quella! Un uomo che sta con una donna come te non può abbassarsi a tanto”.
Come se il cazzo avesse pensieri.
Per carità, ammetto che ci siano uomini da cui certe nefandezze ce le si può aspettare più che da altri: un marito che tradisce con voi la moglie, un domani che diventasse tutto vostro potrebbe non essere plausibilmente un campione di fedeltà. Ovviamente ci sono “tipi” e “tipi”. Ma nessun tipo è impermeabile allo svolazzare dell’augello e alle sue peregrinazioni stagionali.
Anzi: tra “figlie di maria” e “acque chete” sappiamo bene che non si può proprio mai dire.
Io però sono esausta: una come me, una gallina che fa polvere, passa sempre per quella casinista, esagerata, ribelle e linguacciuta: quindi COLPEVOLE a prescindere.
Saltuariamente, guarda caso, fregata dai famigerati “bravi ragazzi”: i maschi da coppia, posati ed educati, garbati e simpatici, lavoratori e studiosi, quasi beatificati e portati in grazia per riuscire a stare con una pollastra ruspante e petulante come me.
In realtà, di riffa o di raffa, i fetenti sono sempre stati loro.Era il 1998: “Mamma, non sto più con Matteo”
“Cos’hai combinato?” (colpevolezza intrinseca attribuita alla sottoscritta)
“A dire il vero si è scopato una sotto i miei occhi l’altro giorno, mamma”.
E’ una battaglia persa, lo so.
Ma quello che vi raccomando è di non pensare mai che il vostro uomo “non sia proprio il tipo”: indipendentemente da quello che vi dicono le amiche e contro ogni probabilità statistica, quello con lo spregevole prurito al prepuzio potrebbe essere proprio lui, il vostro innamoratissimo bravo ragazzo.
Salve non si è mai: ma se dai disgraziati, dai traditori, dagli sciupafemmine un po’ ce lo si può aspettare, sono i bravi ragazzi a lasciarci a mutande calate al centro di Piazza Duomo durante il rush natalizio.
E col culo al vento si prendono un sacco di raffreddori, lo sappiamo bene.